Pizza in barattolo: cerchiamo di capire restando calmi

In America sta spopolando la pizza in barattolo, da gustare a cucchiaio come aperitivo o spuntino veloce. Pasta, pomodoro e mozzarella a strati cotti nel vetro

Pizza in barattolo: cerchiamo di capire restando calmi
  Photo credits: 1finecookie.com

Arriva direttamente dagli Stati Uniti d'America la variante discutibile della pizza napoletana. Servita come aperitivo all'interno di un vasetto di vetro, pare che la nuova pietanza al cucchiaio abbia già riscosso un discreto successo anche in Europa.

La pizza scomposta che si mangia in barattolo

Sostituisce le classiche patatine, i rusticini e le fritturine che solitamente aprono un menù. Proposta come aperitivo, la pizza scomposta di origine americana, si gusta senza forchette e coltelli, ma in un vasetto di vetro all'interno del quale affondare un cucchiaino, proprio come un dessert o una crema al cucchiaio.

La proposta gourmet è ormai diventata una moda nei maggiori locali d'oltreoceano e si sta diffondendo a macchia d'olio anche in Europa, soprattutto tra i Paesi nordici dove le novità gastronomiche vengono accolte con molto interesse. Nuova reinterpretazione del simbolo per eccellenza della cucina napoletana, tuttavia, non convince gli estimatori del piatto italiano e fa storcere il naso a molti.

Pizza in vasetto scomposta: in cosa consiste?

Pur non pretendendo di sostituirsi al piatto originale, pare che la versione scomposta ricordi vagamente il sapore di una pizza Margherita napoletana. Gli ingredienti sono quelli di sempre e che conosciamo benissimo: salsa di pomodoro, sale, basilico fresco, mozzarella, olio extravergine d'oliva e naturalmente la base per pizza, realizzata con lievito, un mix di farine e acqua.

La pizza scomposta è realizzata su più livelli, per cui dopo aver ben oleato il fondo del barattolo di vetro, viene inserito uno strato di pasta per pizza e un pizzico di sale. Si passa il tutto al microonde o al forno per 15 minuti ad una temperatura di 180°. Si aggiungono quindi la salsa di pomodoro, la mozzarella a dadini, un filo d'olio extravergine d'oliva, qualche foglia di basilico fresco a si chiude con un altro strato di pasta per pizza. Ancora in forno per altri 15 minuti e la pietanza è pronta per essere servita e mangiata.

Pizza scomposta in barattolo: un altro colpo al cuore alla gastronomia italiana?

Gli americani apprezzano tantissimo la cucina italiana e più di una volta hanno tentato di emularla. Hanno proposto delle varianti molte volte improbabili, come la carbonara con bacon e panna oppure la bolognese vegana o ancora la pizza hawaiana all'ananas, piatti interessanti ma che uccidono la tradizione gastronomica del Bel Paese.

Molti ristoratori americani e europei si salvano in calcio d'angolo servendo la variante in barattolo della pizza napoletana come aperitivo, in modo da mettere ben in chiaro che è impossibile rimpiazzare la versione classica del piatto, una costante e un evergreen della cucina partenopea e italiana più in generale.

Assolutamente fuori dagli schemi la pizza scomposta in vasetto viene oggi considerata una soluzione rapida e sempre disponibile per un picnic, uno spuntino veloce e non eccessivamente calorico.

Qualcuno ha provato ad aggiungere altri ingredienti per portare in vasetto altri gusti tra quelli più famosi, per cui non a caso oltre alla Margherita si possono trovare anche la Capricciosa, la Quattro Stagioni, la San Daniele e molte altre. Seppur ricordino vagamente il sapore della pizza napoletana, non tutti ad oggi apprezzano questa scomposizione, soprattutto i puristi che non l'hanno assolutamente digerita.

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