Pranzo di Natale ridotto: si riduce anche la spesa. Ecco di quanto!

Secondo le statistiche della Coldiretti nel 2020 gli italiani ridurranno di 1/3 la spesa per il pranzo o la cena di Natale a causa del minor numero di invitati

Il Natale che stiamo per festeggiare sarà sicuramente diverso da tutti gli altri che lo hanno preceduto. Saranno però molto diverse anche le spese sostenute da ogni famiglia per il pranzo del 25 dicembre. Infatti, con l’impossibilità di invitare parenti e amici a tavola, si preannuncia una riduzione di un terzo della spesa abituale.

Spesa ridotta per il pranzo di Natale in tempi di Covid-19

A causa delle norme anti-Covid, il pranzo del 25 dicembre 2020 sarà meno dispendioso. La Coldiretti preannuncia una spesa sostenuta per il menù natalizio inferiore di un terzo rispetto agli anni passati. Ciò è dovuto non solo dalle ristrettezze economiche in cui tante famiglie si sono ritrovate all’improvviso ma anche dal fatto che non sarà possibile invitare persone a pranzo né al cenone della sera precedente.

Pranzo di Natale a casa

Se fino all’anno scorso erano in molte le famiglie che trascorrevano il pranzo di Natale al ristorante, in questo 2020 non potremmo fare altro che festeggiare il 25 dicembre in casa senza la possibilità di circondarci dei parenti più prossimi nè degli amici. Le tavolate saranno per forza di cose meno numerose del solito e la spesa affrontata per organizzare il classico menù di Natale sarà sicuramente inferiore a quella degli anni passati. Si compreranno meno prodotti alimentari e le tavole saranno meno imbandite rispetto agli anni scorsi.

L’indagine sulla spesa del pranzo di Natale

La spesa per il pranzo di Natale in tempi di Covid19 sarà ridotta di un terzo. Questo è quanto è emerso da un’indagine di mercato condotta dalla Coldiretti assieme alla Fondazione Divulga e resa pubblica durante l’assemblea della Coldiretti stessa. Rispetto ai pranzi tradizionali verranno proposte in tavola meno portate per meno persone. L’invito continuo a festeggiare solamente con i conviventi e il clima generale di preoccupazione, farà scendere drasticamente anche i consumi a tavola nel giorno di Natale 2020.

Per quel che riguarda i ristoranti, si pensa che solamente il 4% abbia deciso di rivolgersi al servizio di consegna a domicilio effettuata a norma di legge degli stessi per festeggiare in famiglia il Natale ma con pranzi gourmet già pronti da servire in tavola e da gustare assieme alla famiglia.

2020: l’anno delle restrizioni anche sulle tavole di Natale

Il risultato dell’indagine ha fatto emergere che in questo 2020 il Natale verrà festeggiato con più sobrietà almeno sulle tavole degli italiani. Sarà la spesa più bassa nazionale per gli alimenti che sia stata fatta nel corso degli ultimi dieci anni. Un dato preoccupante che allarma i produttori di alimentari e che mette in seria difficoltà il comparto della ristorazione già fortemente colpito negli ultimi mesi.

Nel frattempo si sono già registrati decrementi riguardo alle vendite di spumanti pari al -15% e del -4% dei panettoni mentre le vendite dello champagne francese crollano drasticamente al -80%.
Dalla stessa ricerca di mercato è emerso che al momento c’è una tendenza che riguarda almeno 8 italiani su 10 che è quella di privilegiare prodotti locali e il made in Italy per sostenere l’economia nazionale in un momento così difficile per tutti.

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