Shelf marketing: ecco come ti invogliano a mettere le cose nel carrello della spesa

Sapevi che i supermercati dispongono la merce sugli scaffali per invogliarti a comprare certi prodotti? Questa strategia si chiama shelf marketing.

Per indurre i clienti ad acquistare il maggior numero di prodotti in un supermercato, vengono utilizzate diverse strategie di marketing tra cui lo shelf marketing.

Scopriamo di cosa si tratta e come influenza i comportamenti dei consumatori.

Che cos’è lo shelf marketing

Chissà quante volte sarà capitato di andare al supermercato per spendere una piccola cifra e acquistarne il minimo indispensabile per preparare qualcosa di buono a tavola e poi ritrovarsi con intere buste di prodotti di cui probabilmente non si ha neppure esigenza.

Questa non è una situazione casuale oppure frutto dell'incapacità della singola persona ma l'effetto di alcune strategie di marketing che i supermercati mettono in atto per indurre i propri clienti ad acquistare quanti più prodotti possibili.

Tra queste tecniche una delle più efficaci è quella del shelf marketing. Tradotto letteralmente significa marketing dello scaffale.

Infatti si tratta di una modalità di organizzazione degli scaffali ben precisa.

Il posizionamento dei vari prodotti è in grado di orientare e influenzare i consumatori indirizzandoli verso determinati acquisti in maniera inconsapevole.

In base a ciò che il supermercato vuole vendere maggiormente ci sarà una disposizione dei prodotti che verranno messi in risalto.

L'obiettivo è quello di far balzare agli occhi semplicemente gestendo in maniera ottimizzata la disposizione degli scaffali tra le varie corsie. Usando questi scaffali si disegna di fatto un percorso quasi obbligato che il consumatore deve intraprendere e che potrebbe indurlo a effettuare gli acquisti che altrimenti non avrebbe nemmeno preso in considerazione.

Questa tecnica si basa anche sulle tonalità, sull'orientamento delle luci e sull'esposizione dei prezzi. Occorre una strategia ponderata che permetterebbe dei risultati davvero straordinari aumentando le vendite per i supermercati ma anche per i primitivi come i negozi di generi alimentari.

La disposizione dei prodotti

Nella tecnica Shelf Marketing la disposizione dei prodotti è cruciale.

Bisogna sistemarli attentamente scegliendo quelli che saranno più in alto e quelli che saranno invece ben posizionati più in basso.

All'altezza degli occhi del consumatore ci saranno le merci più care o che perlomeno il supermercato ha maggiori esigenze di vendere.

Inoltre i beni che si utilizzano maggiormente nella quotidianità in cucina come ad esempio il sale oppure lo zucchero e le uova solitamente sono più difficili da trovare.

Questo è dovuto dall'esigenza di indurre il consumatore a effettuare più giri all'interno del supermercato in maniera tale da avere davanti agli occhi un maggior quantitativo di prodotti che magari acquisterà.

C'è poi anche una strategia per quanto riguarda tutti i prodotti che sono dedicati ai più piccoli come le caramelle e le merendine.

In questo caso il posizionamento viene previsto in maniera tale che siano a portata di sguardo e di mani dei bambini in maniera tale che possano vederli e indurre i propri genitori all'acquisto. Una strategia ben articolata che permette di orientare il consumatore con una tecnica all'apparenza poco invasiva ma che in realtà sa influenzare notevolmente.

Come si posizionano le bottiglie

È prevista una specifica strategia anche per quanto riguarda la vendita di bottiglie di vino e di tante altre bevande.

È consuetudine di ogni genere di supermercato posizionare le confezioni di acqua, vino e bevande di qualsiasi altro genere nelle vicinanze delle casse e quindi alla fine del percorso che è stato disegnato con gli scaffali.

Non è un qualcosa di casuale ovviamente ma frutto di una strategia mirata. Il motivo è molto semplice.

Se questi prodotti fossero stati posizionati all'inizio del percorso evidentemente ci sarebbe un carrello praticamente riempito e questo indurrebbe dal punto di vista psicologico il consumatore a spendere di meno perché c'è la percezione di aver acquistato molti più prodotti.

Lo stesso vale anche per i surgelati e per tutti gli altri prodotti particolarmente ingombranti che vengono solitamente posizionati alla fine anche perché altrimenti il cliente per non farli scongelare sarebbe indotto a gestire la spesa più velocemente e acquistare un numero di articoli minori.

Infine in prossimità delle casse ci sono delle vere e proprie esposizioni di alcuni articoli particolari come gli snack, le barrette energetiche, merendine, caramelle e molto altro. L'obiettivo è quello di sottoporre a una sovraesposizione gli occhi del consumatore che potrebbe prendere in considerazione l'acquisto di un prodotto magari da consumare durante il viaggio in auto oppure per soddisfare le richieste del proprio bambino.

Insomma, sembra proprio che con la tecnica dello shelf marketing i supermercati siano diventati dei luoghi altamente pericolosi per i consumatori alla ricerca di risparmio.

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