Inquinamento: dal 2024 i tappi di plastica non si staccheranno più dalle bottiglie

Dal 2024 tutte le bottiglie di plastica dovranno essere prodotte con tappi che rimangono attaccati alle bottiglie. Vediamo insieme la nuova direttiva europea.

Le bottiglie di plastica e i loro tappi diventeranno inseparabili nel 2024; è una grande sfida che Coca-Cola ha già iniziato per ridurre l’inquinamento e allinearsi con le richieste dell’Unione Europea.

Zero rifiuti: i tappi delle bottiglie di plastica attaccati

A partire dal 2024 tutti i tappi dele bibite in bottiglia di plastica fino a 3 litri, Tetra Pack o brick dovranno restare attaccati all’imballaggio.

Così è stato deciso a Bruxelles nelle votazioni di giugno 2019. Alcune linee guida dell’Articolo 6 peseranno non poco sul budget dei produttori di bibite e acqua: tra i 2,7 e gli 8,7 miliardi di Euro, secondo uno studio realizzato dalla Federazione Europea degli imbottigliatori di bibite e acqua.

Come ci tiene a rimarcare Cristina Camilli, la responsabile per la comunicazione istituzionale di Coca-Cola, l’impegno della company è cominciato con 2 anni di anticipo per ridurre l’inquinamento plastico dovuto ai tappini abbandonati nell’ambiente.

Altri grandi marchi annunciano con fierezza di fare un passo in più verso un mondo senza rifiuti; San Benedetto e Fuze Tea sono già partiti verso questa transizione che si impegna anche ad utilizzare plastica riciclata al 100%.

La grande sfida del tappo che resta attaccato alla bottiglia galvanizza i consumatori sempre più sensibili ai problemi ambientali. Per contro Coca-Cola risponde con nuovi imballaggi senza sprechi, aperture facili e sicure, con una fruizione sempre più piacevole della bibita.

Coca-Cola fissa i tappi alle sue bottiglie

La compagnia leader delle bibite gassate ha cominciato a produrre bottiglie con i tappini di plastica fissati al collo. Anche in questa grande operazione ecologica la big company è pioniera, e visa a facilitare la raccolta e il riciclaggio di enormi quantità di materiale plastico.

Il nuovo design con il tappo attaccato prevede una lunghezza inferiore del collo della bottiglia, il che si traduce in un enorme risparmio in termini di materiale vergine utilizzato.

Questo forte impegno per la protezione del pianeta Coca-Cola lo assume soprattutto per i giovani, i maggiori estimatori della gamma di bibite gassate. Se la normativa europea pone l’obbligo per il 2024, la grande multinazionale non perde tempo e lancia già la rivoluzione green delle bibite in bottiglia di plastica.

Il brand americano condivide pienamente la decisione della Commissione Europea, e si è posto l’obiettivo di riciclare in Europa il 100% dei suoi imballaggi prima del 2025.

La Big Coca-Cola non è nuova a questi impegni con l’ecologia che incitano la community dei consumatori verso il riciclaggio e la sostenibilità. Con Happiness Arcades in Bangladesh permetteva l’accesso al video-gioco pagando con una bottiglia vuota.

Nel 2019 ha proposto una collezione di abiti fabbricati con bottiglie riciclate, che venne presentata al Fashion Week.

Bottigliette in plastica: i tappi non si staccano più

La direttiva europea volta a ridurre l’incidenza dei rifiuti plastici nell’ambiente obbliga a fabbricare nuove bottigliette nelle quali i tappi non si staccano più.

Coca-Cola ha risposto prontamente lanciando già sul mercato bottigliette tethered caps, ossia con un nuovo formato con tappo attaccato al collo. All’inizio la transizione ecologica avrà luogo sui formati minori, per essere estesa in poco tempo a tutti gli imballaggi Pet dei logo più famosi dell’azienda americana.

La strategia di Coca-Cola non è meramente un fatto di marketing; questa sfida ambientalista comincia molto prima delle normative europee. Infatti tutti i progetti eco-sostenibili da anni rientrano nell’impegno WWW, ovvero World Without Waste, un mondo senza rifiuti e sprechi.

Nei maggiori forum riguardanti la sostenibilità dell’economia circolare le novità di packaging Coca-Cola sono state la punta di diamante di un nuovo consumo di bibite in bottiglietta con i tappini in plastica attaccati.

Anche i temi degli imballaggi secondari, delle lattine e delle linguette sono protagonisti di grandi cambiamenti nella filiera in nome di un pianeta finalmente a misura d’uomo, nel quale le grandi company hanno un ruolo di prim'ordine.

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