I gelati confezionati non sono tutti uguali, leggendo attentamente l'etichetta infatti è possibile capirne di più e orientarsi su una scelta più sana
L’alimento re dell’estate è sempre motivo di diatribe tra nutrizionisti e acquirenti, per questo alcuni consigli per scegliere il gelato confezionato non guastano mai.
I dati statistici rilevati dalle Associazioni di Categoria Food mostrano un aumento delle vendite pari al 5%.
La capacità produttiva dell’industria del gelato, la qualità dei prodotti e l’uso di eccipienti fanno la differenza quando si analizza l’etichetta di un prodotto non artigianale.
Il primo ingrediente che compone la ricetta di un buon gelato è senza dubbio l’aria; in media è presente nella misura del 40-50%
Come scegliere un gelato industriale quindi?
Per avere la garanzia di deliziarsi con un prodotto più o meno genuino bisogna fare attenzione alle quantità di alcuni ingredienti:
Oltre alla composizione alimentare è importante sottolineare l’aspetto igienico sanitario della produzione del gelato confezionato.
Lavorando in un tunnel del freddo a -40° con certezza il prodotto finale non sarà stato esposto a cariche batteriche nocive per la salute.
Gli oli vegetali che dovrebbero essere presenti in piccolissime percentuali nei gelati industriali sono utilizzati per la loro proprietà di solidificarsi a temperatura ambiente.
Ciò li rende ingredienti ideali per sostituire i grassi.
Durante la trasformazione perdono tutti i loro valori nutritivi originari e arrivano a contenere più del 50% di grassi saturi, indesiderati dal sistema circolatorio del corpo umano.
Fare attenzione alle denominazioni apposte sui gelati confezionati è importante; un gelato industriale al latte ad esempio può essere chiamato tale se contiene almeno il 20% di proteine del latte, e il 2,5% minimo di grassi derivati dal latte, senza aggiunta di grassi saturi.
La quantità di lipidi nei gelati confezionati alla panna deve avere un valore sempre maggiore dell’8%.
Vada se’ che la genuinità del prodotto sarà assicurata, come pure il carico calorico finale.
Per coloro che seguono un lifestyle più fitness esistono i gelati industriali allo yogurt, anch’essi causa di ambiguità nella denominazione.
In un prodotto detto allo yogurt quest’ultimo deve essere presente nella composizione totale per almeno il 4%.
In una etichetta di un gelato confezionato con yogurt invece si dovrà rispettare una percentuale pari al 20% minimo.
La grande industria dei gelati confezionati è molto tentata ad utilizzare gli aromi artificiali prodotti in laboratorio, sia per praticità d’uso che per convenienza economica.
Esistono inchieste ad ampio spettro per valutare e scegliere il gelato confezionato migliore.
La vanillina è uno degli aromi artificiali più utilizzati, insieme ai sostituti della frutta e del cacao; almeno 1/3 dei gelati industriali contiene additivi.
La dicitura corretta per definire gelati confezionati con aromi artificiali ´prevede la specifica “al gusto di”, per non trarre in inganno il consumatore ignavo.
Estate e dieta funzionano da sempre come binomio perfetto, per questo sono un must i consigli per scegliere il gelato confezionato con meno calorie.
Tutti sanno che i gelati alla frutta sono infinitamente meno calorici che quelli a base di creme.
Gelato al biscotto, cono, snack e stecchi ricoperti sono nella black list per quanto riguarda il valore energetico.
Le coppe invece guadagnano il podio del gelato low fat; inoltre se la scelta cadesse sul gusto caffè anche la presenza di additivi e aromi sarebbe bandita.
“Ma è solo un gelatino” resta una frase che cela molte insidie, poiché pensando ad un gelato alla frutta in pochi sanno che la quantità prevista deve essere uguale o maggiore del 15%.
Nel caso di deliziosi sorbetti, la quantità di frutta sale al 25%; se fossero presenti sapori esotici o con guscio la percentuale prevista potrebbe addirittura essere inferiore.
Il ghiacciolo, anche se composto solo dal 10% di frutta, resta sempre il gelato confezionato con meno calorie in assoluto.
Il gelato confezionato è un alimento, che va scelto con cura per evitare eccessi di zuccheri, additivi, solfiti ammoniacali E150d e sodio.
Non si può considerare comunque un sostituto di un pasto equilibrato, ma solo uno snack.
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