LIDL costretta a ritirare il suo Bimby Low Cost. Ecco perchè

Lidl è stata condannata dal tribunale spagnolo per aver copiato le caratteristiche del Bimby nel suo robot da cucina low cost Monsieur Cuisine Connect.

LIDL costretta a ritirare il suo Bimby Low Cost. Ecco perchè
  Photo credits: monsieur-cuisine.com/it

Lidl, il colosso tedesco dei discount, è stato condannato a ritirare il suo robot da cucina (simil Bimby) low cost, il Monsieur Cuisine Connect, dal mercato spagnolo, in quanto avrebbe violato il brevetto detenuto dalla Vorwerk. Oltre al ritiro di tutti i prodotti in commercio, LIDL dovrà risarcire il 10% delle vendite al competitor.

Il lancio del Monsier Cousine Connect

Nella attuale situazione del commercio, che paga anche la pandemia che si è sviluppata in tutto il mondo e non accenna a diminuire, uno degli oggetti per la casa che è stato maggiormente richiesto è il robot tutto fare per la cucina, il Monsieur Cousine Connect, che moltissime persone hanno ribattezzato all’istante come il "Bimby low cost" ed è stato realizzato con il marchio Silvercrest. Questo robot è stato venduto in moltissimi esemplari e si è rivelato un oggetto veramente portentoso, ma non tutto è andato a buon fine per il colosso tedesco che infatti ora lo deve ritirare dal mercato. Lidl aveva messo in commercio Monsieur Cuisine in Spagna nel giugno del 2018 e Vorwerk (la casa produttrice del Bimby) aveva aperto la causa contro Lidl il 14 giugno 2019 per violazione di brevetto dell’azienda. La violazione starebbe nel fatto che il robot firmato LIDL riprodurrebbe tutte le caratteristiche del brevetto Vorwerk, ideato nel 2008.

Le differenze tra Bimby e Monsieur Cuisine Connect

Il grande ostacolo per avere in casa propria il Bimby, come si sa, è rappresentato dal suo prezzo, che nella versione base è di 1.100 euro, ma essendo indispensabili alcuni accessori di completamento, sale fino a 1.400 euro. Molte aziende hanno provato a fare concorrenza al Bimby, ma fino all’avvento sul mercato del Monsieur Cuisine Connect, quasi nessuna era riuscita ad avvicinarne le prestazioni, ridicendo così tanto il costo (350 euro). Le sue caratteristiche tecniche sono un motore con potenza di 800 W se usato come mixer, mentre a sale a 1000W quando si sceglie la funzione cottura, la possibilità di regolare la un minimo di 37 fino ad un massimo di 130°, mentre la temperatura massima del Bimby è di 120°, la disponibilità di una bilancia di precisione fino a 5 grammi, mentre il Bimby riesce ad arrivare ad una precisione di 1 grammo. Il Monsieur Cousine Connect ha la possibilità di impastare fino a 10 velocità diverse con la funzione turbo, possiede la funzione di cottura a vapore e di rosolatura. Altre caratteristiche sono il display da 7 pollici, la possibilità di collegare l’apparecchiatura alla rete wi-fi di casa, e la funzione "CookingPilot" che grazie ad un database al suo interno permette la consultazione di oltre 200 ricette e la possibilità di ricevere gratuitamente tutti gli aggiornamenti per mezzo dello smartphone. Anche il Bimby ha questo servizio, ed offre un maggior numero di ricette, ma per usufruirne è necessario sottoscrivere un abbonamento di 12 mesi a 36 euro di costo. A far desiderare maggiormente il gioiellino messo sul mercato da Lidl e Silvercrest è anche il loro servizio di assistenza e la garanzia di 3 anni che completa il prodotto e incluso nei 349 euro.

La condanna per aver copiato il Bimby

Il tribunale commerciale di Barcellona ha dato ordine a Lidl di ritirare dal mercato spagnolo i suoi robot da cucina, in quanto è stata ritenute responsabile della violazione del brevetto. Nelle motivazioni della sentenza il tribunale spagnolo ha spiegato che il Monsieur Cousine Connect "riproduce ciascuna delle caratteristiche" del brevetto depositato da Vorwerk, violando in questo modo la "legge sui brevetti". Ora Lidl, che deve anche risarcire economicamente Vorwerk con una percentuale sulle vendite effettuate, deve interrompere sia le importazioni, che la commercializzazione oltre a ritirare tutte le attrezzature presenti sugli scaffali spagnoli e quelle che si trovano nei magazzini dei distributori.

Per Lidl anche l’obbligo di eliminare dal web tutta la pubblicità promozionale. Il colosso tedesco ha comunicato che esaminerà con molta attenzione le disposizioni della senzenza ed è pronto ad opporsi per riportare in vendita il proprio prodotto in tutta la Spagna dove ha una presenza molto importante ed in via di espansione come dimostrano anche i numeri dell'acquisto di beni alimentari con il 16% della frutta e verdura che viene prodotta in Spagna che viene acquistata proprio dal colosso tedesco.

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