Capodanno nel mondo: le tradizioni più strane

L’anno nuovo sta per arrivare e, come di consueto, si effettueranno i festeggiamenti rispettando le tradizioni del proprio paese di appartenenza.

L’anno nuovo sta per arrivare e, come di consueto, si effettueranno i festeggiamenti rispettando le tradizioni del proprio paese di appartenenza.

In alcuni casi si tratta di rompere i piatti, oppure indossare biancheria intima di colore rosso, oppure brindare insieme ai propri cari esprimendo in silenzio un desiderio che si dovrà avverare nell’anno che sta nascendo.

Naturalmente le tradizioni sono diverse in tutto il mondo, alcune rumorose, alcune più tranquille, ma comunque tutte originali.

Andiamo a scoprire le tradizioni a Madrid, Rio de Janeiro, Berlino, Tokio, Roma, Mosca, Copenaghen e Berlino.

Madrid 

Per gli spagnoli e per i madrileni in particolare, la tradizione più antica del capodanno è quella che prevede di mangiare, allo scoccare della mezzanotte, 12 acini d’uva, in pratica uno per ogni rintocco. Secondo la tradizione, chi lo fa avrà 12 mesi fortunati nell’anno seguente.

Rio de Janeiro

I brasiliani usano salutare l’anno che finisce vestiti di bianco, un colore che serve per scacciare gli spiriti maligni ed oltre a questo usano anche fare un tuffo nell’oceano cercando di effettuare il salto di 7 onde. Ogni onda saltata corrisponde a un desiderio da esprimere e che sarà esaudito. I brasiliani che vivono nelle zone interne hanno creato una variante che sostituisce la tradizione degli abitanti delle coste, che prevede di effettuare tre salti sul piede destro, oppure di salire su ugno sgabello con il piede destro.

Roma 

A Roma, come in gran parte dell’Italia la celebrazione della fine d’anno e dell’arrivo di quello nuovo, prevede di mangiare il cotechino, accompagnato da un contorno di lenticchie e la tradizione vuole che il cotechino sia il simbolo dell’abbondanza, mentre le lenticchie dovrebbero portare a chi le mangia fortuna e soprattutto soldi nell’anno successivo.

Mosca

A mosca i russi usano scrivere i loro desideri per l’anno successivo su dei fogli di carta, che successivamente vengono bruciati. Quando arriva la mezzanotte, al momento del tradizionale brindisi, ognuno dei commensali aggiunge queste ceneri nel suo bicchiere di champagne, che deve essere bevuto in un minuto, altrimenti i desideri scritti sul biglietto non si avvereranno.

Copenaghen

Tornando in Europa, gli abitanti della capitale danese hanno una tradizione di Capodanno piuttosto rumorosa. Il saluto al nuovo anno avviene stando in piedi sopra una sedia e quando scocca la mezzanotte saltano insieme alla sedia sul pavimento di casa. Un’altra tradizione danese prevede che si debbano conservare tutti gli utensili che si usano in cucina se rotti o scheggiati e romperli proprio a Capodanno di fronte alla porta di casa del proprio migliore amico. Nella tradizione si narra che quanti più utensili vengono rotti davanti alla porta, maggiore è l’amore per l’amico. 

Buenos Aires

Per gli argentini le abitudini dei festeggiamenti di Capodanno sono due. La prima consiste nel consumare un pasto con i fagioli che la tradizione vuole siano di buon auspicio per il futuro lavorativo, dando una maggiore sicurezza interiore a chi li consuma, così da avere delle interessanti opportunità di carriera nell’anno nuovo. La seconda prevede di passare all’anno nuovo con indosso un paio di mutande color rosa che porteranno fortuna in ambito sentimentale.

Berlino

A Berlino lo spuntino di mezzanotte di Capodanno è a base di "pfannkuchens", un dolce ripieno di marmellata e arrotolato. In alcuni casi, per scherzo, vengono serviti del pfannkuchens con un ripieno di senape o di altre spezie piccanti. Passando alle tradizioni non legate alla cucina, i tedeschi considerano il piombo un portafortuna e quindi ne colano un piccolo quantitativo nell’acqua fredda e traggono auspici dalla forma presa dal metallo.

Tokyo

La tradizione nipponica per eccellenza per i festeggiamenti di Capodanno, consiste nel far rintoccare per 108 volte le campane del tempio buddhista. Con questo evento i giapponesi pensano di essere purificati dai 108 peccati commessi nel corso dell’anno.

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