Ecco perchè sta per arrivare un aumento dei prezzi della pasta

Sembra ormai inevitabile l'aumento del prezzo della pasta previsto per la fine del 2021, dovuto alla scarsa produzione di grano duro in Italia e nel mondo

Sono in arrivo cattive notizie per gli amanti della pasta.
Già, perché a partire dalla fine dell'anno, mangiare un piatto di pasta a casa o al ristorante dovrebbe costare molto di più. Infatti, sarebbe in arrivo un aumento sul prezzo della pasta in grado di farlo lievitare e di non poco.
Ma da che cosa dipenderebbe l'aumento dei prezzi della pasta e che cosa si potrebbe fare per evitarlo?

Aumenti in arrivo per il prezzo della pasta

Secondo la Coldiretti e anche secondo diversi produttori di pasta, tra alcuni mesi le cose potrebbero cambiare a tutto svantaggio dei consumatori.
Sembrerebbe infatti che verso il periodo natalizio gli italiani che si recheranno ad acquistare la pasta troveranno una bella sorpresa.
Il prezzo della pasta è destinato a salire drasticamente fino a toccare punte del 20% in più.
Ciò significa che se oggi acquistiamo un pacco di pasta a 80 centesimi, a Natale lo pagheremo quasi un euro.

La notizia non farà certo sorridere i consumatori, considerato che da noi si consumano circa 24kg di pasta pro capite all'anno e tenendo presente che una famiglia media è composta da 4 persone e facile capire quanto si verrà a spendere in più. Se poi si somma l'aumento del prezzo della pasta agli aumenti di luce e gas previsti dal mese di ottobre c'è poco da star felici.

A cosa è dovuto l'aumento del prezzo della pasta

L'aumento del prezzo della pasta è dovuta principalmente ad una riduzione della quantità di grano prodotto nel mondo, ma non solo.
La pasta secca, cioè quella che comunemente acquistiamo già imbustata, è prodotta con grano duro, una qualità di grano che in Italia ha visto ridurre la produzione tanto che il 40% viene importato da altre parti del mondo.
Il calo della produzione di grano duro in Italia ha fatto innalzare il prezzo di quello attualmente prodotto e anche quello importato ha registrato un netto aumento del prezzo.

L'aumento del prezzo della materia prima si riverbera inevitabilmente sul prodotto finale e quindi sul prezzo della pasta che troviamo sugli scaffali.
É ovvio che se aumenta il prezzo della pasta, di conseguenza aumenteranno anche i prezzi nelle trattorie e ristoranti che propongono la pasta nei loro menù e a farne le spese sarà sempre il consumatore finale.

Ma come evitare l'aumento del prezzo della pasta?
Secondo la Coldiretti, l'unico modo per tenere sotto controllo il prezzo della pasta è quello di favorire l'aumento della produzione di grano duro in Italia.
L'aumento della produzione porterebbe come logica conseguenza un aumento dell'offerta e quindi ad una riduzione del prezzo.
Inoltre, se l'Italia diventasse autosufficiente nella produzione di grano, non ci sarebbe bisogno di importarla dall'estero.

Il fatto che l'Italia importa circa il 40% del grano non è però l'unico motivo che andrebbe ad influire sull'aumento del prezzo della pasta.
Parte della colpa sarebbe da attribuire anche all'aumento del costo del petrolio, che farebbe aumentare il costo del trasporto della merce e che quindi andrebbe ad incidere sulla gran parte dei generi alimentari, compresa la pasta.

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