Le principali piattaforme che operano nel settore del food delivery stanno diventando ancora più competitive abbassando i prezzi e offrendo servizi gratuiti
Le piattaforme di delivery sono ormai una realtà molto radicata nel nostro paese e in questo periodo che vede il perdurare delle restrizioni a causa della pandemia, stanno ritoccando i loro listini inserendo dei nuovi servizi in moda poter essere più competitivi.
L’ordinazione di pranzi, cene o spuntini con la modalità "asporto" è praticata da molte persone in Italia e il giro d’affari di questo ricco settore del mercato del food, nel corso di questo anno è aumentato in modo notevole raggiungendo i 706 milioni di Euro, con un significativo + 19% rispetto al 2019. Oltre a questi dati, resi noti dal Rapporto Coop 2020, si nota come il business generato da questa tipologia di acquisto sia in mano alle piattaforme di consegna. Deliveroo, Glovo e Just-Eat infatti, secondo quanto esposto da un importante osservatorio "The World After Lockdown Nomisma-Crif" detengono la grande maggioranza degli ordini, mentre solo una piccola parte di clienti sta continuando a contattare i fornitori attraverso metodi tradizionali come una visita sul sito è una telefonata. In questo momento nel quale i ristoranti, le pizzerie e gli altri locali che offrono pasti e spuntini, sono costretti a chiudere nelle ore serali nelle zone gialle, o a dover contare solo sull’asporto nelle altre zone, arancione e rosso, le piattaforme di delivery stanno offrendo ai loro iscritti dei nuovi servizi, oltre a dei prezzi più competitivi.
Deliveroo, la società inglese che può contare su 80mila ristoranti partner, 259 città servite nel nostro Paese e 60mila rider a disposizione in tutto il mondo, ha esteso ultimamente il proprio servizio anche a due città piemontesi, Castelletto Ticino e Borgomanero, una veneta, Rubano, una pugliese, Casamassima, una toscana, Fornacette, e una sarda, Carbonia. Oltre a questo ha messo sul piatto una formula valida per i prossimi 2 mesi, che prevede l’azzeramento delle commissioni per gli ordini sulla piattaforma relativi al servizio d’asporto. La decisione è stata spiegata da Matteo Sarzana. General manager della sezione italiana di Deliveroo, che ha dichiarato che nei tre mesi da settembre a novembre sono raddoppiati i ristoranti che offrono non soltanto il servizio di consegna ma anche quello d’asporto. Un servizio take away, con la possibilità del ritiro del dell’ordine presso i vari ristoranti con il codice di prenotazione, è stato avviato il mese scorso dalla spagnola Glovo, che è presente in 690 città e 19 Paesi diversi. La decisione di azzerare le commissioni fino al 31 dicembre prossimo, secondo la General Manager Glovo Italia, Elisa Pagliarani farà si che i ristoranti possano offrire un servizio migliore ai clienti, cercando nello stesso tempo di attirarne altri.
Just Eat ha messo invece in atto una strategia diversa, attivando per gli oltre 5mila ristoranti partner del nostro Paese, uno sconto del 25% sull’importo della commissione addebitata ai ristoranti che usufruiscono del delivery con l’intervento dei rider. Un pacchetto di agevolazioni rivolte agli iscritti che comprende anche consegne con commissioni azzerate ai nuovi ristoranti iscritti sulla piattaforma, per la durata di un mese dalla data di iscrizione. Il country manager italiano, Daniele Contini, ha affermato che in un momento di particolare difficoltà come il 2020, sia importante promuovere il metodo "digitale" con costo pari a 0 per chi non utilizzava questo metodo in precedenza, ed uno sconto pari al 25% dei costi di commissione per le aziende che già utilizzavano questo metodo.
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