Impossibile Foods: gli alimenti che sostituiscono pesce e formaggio

Nei prossimi anni vedremo la comparse sui mercati di prodotti vegan, derivati dalle piante che sostituiranno, oltre che la carne, anche pesce e formaggio.

Impossible Foods, una start up con sede in California vuole introdurre sul mercato, entro il 2035, alimenti derivati dalle piante che possano sostituire, oltre che la carne, anche pesce e formaggio.

Una sfida che l’azienda statunitense, che nel 2011 venne fondata da Pat Brown, e che ha recentemente immesso sul mercato due prodotti denominati Impossible Sausage e Impossible Pork, ha intenzione di vincere.

La sfida di Impossible Foods

Solo 4 anni fa la start up statunitense aveva lanciato Impossible Whopper, un prodotto destinato alle grandi catene e ora sono arrivati altri prodotti, mentre lo sviluppo continua, come ha sottolineato il capo della comunicazione della società, Rachel Konrad, che ha reso noto che vengono sperimentate e testate delle ricette per altri prodotti, come pollame e pesce.

L’azienda californiana, insieme a Beyond Meat è uno dei leader del settore e in piena espansione, oltre che negli USA anche verso gli altri continenti, con particolare interesse riguardo all’Asia e alla Cina, mentre, a causa delle normative più restrittive per quanto riguarda le norme relative agli Ogm, la sua espansione nel Vecchio Continente rischia di subire delle frenate.

In questi ultimi tempi si è parlato anche di una sua quotazione in borsa, ma riguardo a questo punto l’azienda ha dichiarato solamente di essere pronta a considerare tutte le opzioni, con l’obiettivo finale della crescita a lungo termine. Il lancio dei due nuovi prodotti è avvenuto a Las Vegas in occasione dell’International Consumer Electronics Show, durante il quale Impossible Foods ha di fatto servito il primo assaggio in assoluto del prodotto Impossible Pork, annunciando l’arrivo, in tempi brevi, del primo assaggio di Impossible Sausage. In questa occasione Rachel Konrad ha anche assicurato che i prossimi prodotti saranno immessi sul mercato solamente quando i test confermeranno con il 100% di certezza che siano in grado di rivaleggiare con i prodotti di origine animale che si vorrebbero sostituire.

Il successo crescente dell’azienda

La start up californiana conferma i suoi obiettivi ambiziosi e gli investimenti nella ricerca, pur conscia che tutto questo richiede una grande profusione di risorse. Intanto continua il successo, anche tra le star di Hollywood come Kate Perry e sportive come Serena Williams dei panini fake meat, il cui indice di gradimento ha avuto un incremento tale che molti vip statunitensi hanno intenzione di investire in un "round" da 750 milioni di dollari di finanziamenti.

I fake meat hanno un sapore di carne dovuto alla presenza di leghemoglobina di soia. La Konrad ha illustrato anche i due nuovi prodotti appena presentati, "Impossible Pork Made from Plants", un prodotto totalmente nuovo che si propone come base per tutte le ricette che vedano presente nella lista degli ingredienti la carne di maiale macinata, come il ragù alla kielbasa, e la salsiccia, oltre ai tortini per la colazione.

Questo prodotto è senza glutine e rappresenta l’aggiornamento con base vegetale della tipologia di carne che viene maggiormente utilizzata nel mondo. Per quanto riguarda Impossible Sausage, questo prodotto sta facendo il suo debutto in più di 100 ristoranti appartenenti alla catena Burger King. Un test che si svolte in un limitato arco di tempo con Impossible Sausage che entra a far parte di Impossible Croissan’wich, un sandwich utilizzato nella colazione. Il capo della comunicazione aziendale chiude dicendo che grazie a questi due nuovi prodotti e al fatto che sono più di 17mila i ristoranti americani dove viene servito Impossible Burger, ora per gli americani sono tre le opportunità di scelta nel settore della carne vegetale. Una scelta che nello stesso tempo contribuisce a "dare una mano" all’ambiente.

L’espansione in Cina

Il mercato cinese rappresenta per Impossible Foods l'obiettivo principale, in quanto il mercato cinese assorbe il 28% del consumo mondiale di carne. Secondo Konrad se non si raggiunge un "sistema alimentare solido, sicuro e sostenibile" nel paese asiatico, non è possibile farlo nella totalità del pianeta. Dalle analisi effettuate si vede che la domanda di carne in Cina è attualmente alle stelle e si rivolge a molti stati come Australia e Sudafrica, oltre che al Brasile. Una collaborazione tra il governo cinese e Impossible Food è la carta vincente per evitare che la biodiversità vada verso il collasso e nello stesso tempo si possa migliorare la "qualità della vita"

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