Perché ad alcuni dà fastidio il rumore della masticazione del cibo?

Alcune persone sono particolarmente infastidite dai rumori che fanno i commensali per masticare o deglutire il cibo. Questo disturbo si chiama misofonia

A molte persone capita di provare fastidio nel sentire i rumori della masticazione del cibo. Questa condizione, nota come misofonia, è un disturbo ancora poco conosciuto caratterizzato da una forte intolleranza nei confronti di alcuni rumori che può provocare stati d'animo negativi come rabbia, ansia e panico in chi non li tollera e si trova costretto ad ascoltare.

Cos’è la misofonia

La misofonia è una reazione negativa a un suono, forte o debole, o alle sue caratteristiche acustiche.
Il termine è stato coniato solo nei primi anni duemila, ma prima si indicava questa patologia come sindrome della sensibilità selettiva ai suoni.
Solo di recente si è iniziato a considerare seriamente questo disturbo e le persone che ne soffrono, ma purtroppo le poche conoscenze sul tema rendono difficile lo sviluppo di una terapia.
E' molto facile confondere la misofonia verso alcuni rumore con una maggior insofferenza di un individuo di tollerare una cosa spiacevole per tutti.

I suoni fastidiosi ai quali ci riferiamo risultano sgradevoli alla maggioranza delle persone e spaziano dalla masticazione del cibo allo strisciare le ciabatte, dai suoni insistenti e ripetitivi al russare.
A questa forte intolleranza a particolari rumori ne conseguono reazioni incontrollate e apparentemente ingiustificate nella persona che si trova costretta ad ascoltarli.

L'intolleranza misofonica ai rumori della masticazione

Il fastidio nei confronti dei suoni prodotti dai commensali durante il pasto è quindi annoverabile nei disturbi della misofonia che in greco indica esattamente l'odio per il suono.
Il rumore prodotto dalla masticazione e dalla deglutizione se per molte persone risulta fastidioso per i soggetti misofonici viene percepito come insopportabile al punto da poter suscitare reazioni letteralmente di attacco o fuga (fight or flight) e sintomi quali l'aumento dell'adrenalina, del battito cardiaco e la dilatazione delle pupille.

Da uno studio effettuato su 42 persone, di cui 20 misofoniche, è emerso che il fastidio sia correlabile ad una iperattività della corteccia insulare anteriore nel momento in cui si ascolta quel suono specifico.
Questa area del cervello è deputata alla connessione tra le sensazioni percepite dal mondo esterno e le emozioni che ne scaturiscono.
I test svolti hanno evidenziato il pericolo che si verifichino risposte pericolose e azioni difficili da controllare, come gesti violenti e isolamento sociale.

Terapie specifiche per la misofonia

L'origine di questo malessere è ancora sconosciuto, ma alcuni la collegano a un'esperienza negativa vissuta e alla presenza di questo determinato suono in quel momento che giustificherebbe l'avversione a quel rumore anche in periodi e contesti diversi. È più condivisa, però, la teoria secondo la quale esistono dei limiti soggettivi di frequenze sonore che un uomo può sopportare.
A prescindere da tutti i dati più o meno noti, la ricerca si sta muovendo per definire un approccio a questa patologia ed attualmente vengono usate per la risoluzione del problema la terapia del suono e quella cognitivo comportamentale.

Esistono poi svariate tecniche finalizzate a ridurre il fastidio percepito come quella di far riprodurre ai pazienti misofonici quel determinato rumore per abituarlo a tollerarlo o ancora quella di far concentrare l'individuo su altri suoni per distrarlo dal problema.

Certo è che parlare di insofferenza per chi prova fastidio nel sentire i rumori collegati alla masticazione del cibo è abbastanza riduttivo, in quanto provoca stati e reazioni di ansia e rabbia, e che una maggiore consapevolezza sul tema porterebbe sensibilizzare le persone a migliorare determinati comportamenti che penalizzano chi probabilmente è più attento all'educazione e alle buone maniere.

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