A che ora sarebbe meglio consumare i pasti?

Per evitare di accumulare peso o affaticare l'apparato digerente sarebbe meglio consumare i pasti in precisi orari della giornata, rispettando i ritmi biologici

La regolarità dei pasti è un elemento fondamentale per un'alimentazione sana al pari della scelta di alimenti di qualità e della loro varietà. Avere orari ben precisi per sedersi a tavola ci aiuta a favorire il nostro benessere fisico e mentale.

Il nostro organismo manda spesso dei segnali, imparando ad ascoltarli miglioreremo, senza ombra di dubbio, il senso stanchezza, il gonfiore e la concentrazione quotidiana. Il nostro metabolismo è legato ai ritmi circadiani meglio non forzarlo.

La colazione tra le 7 e le 8

Il corpo umano è un meccanismo perfetto ed essendo un dono di madre natura occorre seguire i suoi ritmi, per quanto possibile, onde evitare di forzarli.

Anche se non ce ne accorgiamo nell'arco della giornata vi sono degli sbalzi ormonali e dovremmo ascoltarli per ottenere il meglio dal nostro fisico prendendocene cura. La colazione è il pasto più importante sia per rifocillarci dalle energie spese durante la notte, sia per rifornirlo di energia per l'arco della giornata.

Fra le sette e le otto di mattina i valori d'insulina e cortisolo sono perfetti per poter assorbire energia e nutrimento senza pesare troppo sulla bilancia. La colazione ideale sarebbe quella preparata a casa, prendendosi un po' di tempo per noi. Meglio evitare le merendine del supermercato per la presenza di grassi e conservanti indirizzandosi verso torte o fette di pane fatte in casa magari con la marmellata fatta da nonna, un po' di tè o caffè, una spremuta o un frullato di frutta fresca.

Se non si è amanti del dolce non importa, un'ottima colazione potrebbe avvalersi di pane, olio e pomodoro fresco. La colazione andrebbe comunque consumata entro due ore dal risveglio e non oltre le dieci.

Lo spuntino mattutino

Se si è amanti del té e il tipo di lavoro lo permette sarebbe meglio portarsene da bere un po' da casa per evitare di trovarsi di fronte ai distributori automatici pieni d'insalubri tentazioni. Se lo stomaco si fa sentire verso le dieci e mezza una banana, una mela magari accompagnate da un quadrettino di cioccolato fondente possono tamponare questa piccola emergenza.

L'ora giusta per il pranzo? Tra le 12 e le 14

L'orario del pranzo è basilare per un sano approvvigionamento energetico che non pesi sulla bilancia. Pranzare dopo le quindici è controproducente, può portare sonnolenza e per di più fa ingrassare con maggiore facilità. Stavolta non c'entrano cortisolo e insulina, la responsabile principale di questo legame orario è la tiroide (come apparso in un'indagine sull'International Journal of Obesity).

Tra le dodici e le tredici e non oltre le quindici i suoi ormoni hanno una forte impennata portando il metabolismo a un alto regime con la conseguenza di bruciare molte più calorie. È il momento migliore per rifornire di carboidrati il nostro fisico, ovviamente si parla di pane e pasta soprattutto integrali meglio se abbinati a proteine vegetali, verdure fresche, erbe aromatiche e spezie che aiutano a non eccedere col sale.

A che ora è meglio cenare?

Una brutta abitudine è cenare tardi per poi andare quasi subito dopo a letto. L'ideale sarebbe cenare dalle 19 alle 20 per poi giocare coi figli, uscire per fare due passi portando fuori il cane anche per evitare di mettersi subito davanti al televisore. Ne guadagnerà la salute generale e il riposo notturno sarà migliore.

La cena ideale dovrebbe basarsi principalmente su cibi proteici, sia di origine vegetale come leguminose, sia animale come pesce e carni magre. La cottura non dovrebbe essere troppo elaborata o pesante, da evitare quindi insaccati, spezzatini e tutti i tipi di carni grasse. Meglio orientarsi su carni bianche come pollo e tacchino piuttosto di una fiorentina.

Meglio non lasciarsi tentare da un dolce a fine cena perché verso sera il corpo inizia a produrre più somatomedina (ormone della crescita). Il consumo di zuccheri innesca l'aumento di rilascio d'insulina da parte del pancreas andando a ostacolare la produzione di questa somatomedina e il glucosio, da apportatore di energia, si trasforma in grasso appesantendo il fegato e talvolta il nostro sonno.

Da tenere presente in definitiva che la prima parte della giornata (ovvero dalle 5 di mattina alle 17) il consumo energetico è maggiore, mentre dalle 17 alle 5 è nettamente inferiore e il corpo mette in atto processi metabolici di stoccaggio delle riserve, di riparazione e rigenerazione di cellule e tessuti. Meglio quindi concentrare i pasti più calorici prima delle 17. 

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