Il consolo è una tradizione radicata soprattutto nel sud d'Italia e consiste nel portare cibo ai parenti del defunto.
È uno di quei riti che caratterizzano il Sud Italia, con variazioni nei prodotti e nelle tradizioni locali, ma con un comune nobile obiettivo: dimostrare affetto e solidarietà a coloro che hanno subito una perdita, offrendo loro sostegno sia emotivo che pratico.
Il "consolo", la pratica che consiste nel portare cibo ai parenti dei defunti, rappresenta una profonda fonte di conforto per l'anima e costituisce la forma più elevata di sostegno che si possa offrire.
Il legame tra cibo e morte è intrinseco e risale a tempi antichi, come dimostrano le celebrazioni come il Día de los Muertos in Messico.
Tuttavia, anche culture come quelle degli antichi Romani ed Egizi avevano l'usanza di offrire cibi speciali in onore dei defunti.
Nel corso del Medioevo, questa consuetudine si è ulteriormente sviluppata, includendo anche la condivisione di cibo con i partecipanti alla veglia funebre.
Quest'epoca era caratterizzata da una forte presenza di superstizione, magia e credenze legate all'aldilà, durante la quale si praticava, ad esempio, il rito di far lievitare il pane sul corpo del defunto.
Questo pane veniva poi consumato dal "Mangiatore di Peccati", una figura preziosa incaricata di assolvere il defunto dai suoi peccati.
Nell'Antica Roma, esisteva già una forma di banchetto funebre chiamata "silicernium", mentre la "coena novendialis", celebrata nove giorni dopo la sepoltura, segnava la conclusione della veglia.
Oggi, il consolo non si presenta come un vero e proprio banchetto, ma piuttosto come un gesto d'amore delle persone care ai defunti.
Questa pratica inizia fin dal primo giorno, al mattino, con una colazione speciale, rappresentando un modo di onorare e commemorare i propri cari defunti.
In Campania, persiste l'antica usanza di portare, in alcuni casi, solo caffè e zucchero come gesto simbolico di affetto e vicinanza nei momenti di lutto. Questo pacchetto ha una duplice funzione: da un lato, fornisce una bevanda che aiuta a rimanere svegli in momenti di grande stanchezza, e dall'altro, offre lo zucchero come fonte di energia.
Mentre i parenti più stretti giungono con cibi caldi e confortanti, i colleghi o coloro meno legati possono optare per confezioni di generi alimentari facilmente conservabili, pronte da utilizzare quando necessario.
Ma, per il resto, la tavola si riempie di prelibatezze: mozzarelle, gattò di patate, minestre fumanti, pizza appena sfornata, sfogliatelle e caffè fresco per lenire i cuori afflitti.
Il gesto del 'consolo' è considerato essenziale non solo in Campania ma anche in altre regioni come Sicilia, Puglia, Sardegna, Calabria e Basilicata, e si ritrova anche in alcune aree del Centro, come l'Abruzzo.
A Napoli è famosa la "moka dei morti", una caffettiera utilizzata per preparare il caffè solo nei giorni di lutto.
La caffettiera, che viene spesso inserita nel corredo nuziale, si tramanda spesso da nonna a nipote e viene preparata di continuo durante la veglia, in modo che il caffè non manchi a nessuno.
Nelle regioni del Centro e del Nord Italia, l'antica tradizione del ricevimento funebre è stata in gran parte persa, mentre in molti altri Paesi continua a essere una pratica diffusa.
Ad esempio, negli Stati Uniti, un ricevimento funebre è una consuetudine consolidata. Durante questi momenti di commemorazione, si ascoltano canzoni, musica e discorsi in memoria del defunto, e si offre abbondante cibo.
Il cibo servito è spesso simile a quello che trovereste in qualsiasi festa: crackers e formaggio, salse e verdure crude, frutta fresca, torte, sandwich, insalate, finger food di vario genere e naturalmente, bevande, principalmente analcoliche, per rispettare la solennità dell'occasione.
Questi incontri avvengono sia nelle case private che nelle sale delle chiese, che mettono spesso a disposizione le loro cucine per organizzare il banchetto.
In questo contesto, un bicchiere di vino è spesso presente, utilizzato per un brindisi in memoria del defunto. Gli ospiti, vestiti con i loro abiti migliori, si scambiano conversazioni e fanno tintinnare i calici.
Nonostante la predominanza del colore nero nell'abbigliamento, l'atmosfera può ricordare, in un certo senso, quella di un matrimonio.
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