La compagnia aerea Japan Airlines ha deciso di permettere ai propri passeggeri di scegliere l'opzione "no meal" per evitare gli sprechi alimentari a bordo
La decisione presa dalla compagnia aerea Japan Airlines sta facendo molto discutere. L'introduzione dell'opzione "no meal" pare essere un deciso cambio di rotta. Per ridurre gli sprechi alimentari, infatti, il famoso vettore ha deciso di dar la possibilità ai propri clienti - per ora solo su alcune tratte notturne all'interno dell'Asia - di indicare espressamente che non gli venga servito cibo. La Janap Airlines ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione. Le altre compagnie seguiranno il suo esempio?
Prendendo molto seriamente l'obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, o SDG, la Japan Airlines ha scelto di fare il prorpio dovere. Con un atto concreto dunque, per combattere gli sprechi alimentari, la compagnia aerea ha introdotto quella che è diventata l'opzione "no meal".
Di cosa si tratta nello specifico? Per comprenderlo dobbiamo pensare a quando si viaggia in aereo soprattutto di notte. Molto spesso si preferisce dormire durante la tratta e non si usufruisce del pasto preparato dal personale di bordo. Così facendo però quel cibo già confezionato viene poi buttato andando ad aumentare gli sprechi alimentari. Altre volte, invece, succede che il passeggero salga sul proprio volo con il pranzo che si è preparato a casa propria. Anche in questo caso il pasto confezionato dagli addetti della compagnia, non venendo utilizzato, deve essere buttato.
Lo spreco è evidente. Per contrastare tutto ciò si è scelto di chiedere ai passeggeri di indicare, oltre alla scelta del posto e a possibili intolleranze alimentari, anche la possibilità di non ricevere alcun pasto.
La Japan Airlines, dopo aver preso la propria decisione, ha introdotto l'opzione "no meal" su alcune tratte notturne. Per testare la reazione dei passeggeri ha fatto partire la sperimentazione dal volo partito dalla Thailandia alle 22:40 (ora locale) ed arrivato a Tokyo alle 5:40 del mattino. Insomma nella tratta da Bangkok al Giappanone, da novembre scorso, prima di salire a bordo, ciascun viaggiatore, potrà scegliere di rinunciare al cibo. Come? Spuntando semplicemente l'ozpione sul sito della compagnia aerea nel momento della prenotazione del proprio biglietto.
La Japan Airlines ha già compiuto altre scelte etiche in grado di far discutere. La compagnia ha preso molto seriamente la lotta per il rispetto dell'ambiente e si è impegnata attivamente per la riduazione degli sprechi e dell'inquinamento.
Oltre all'introduzione dell'opzione "no meal", che sicuramente molto presto interesserà sempre più tratte, qualche tempo fa aveva deciso di non stampare i menù per la scelta dei pasti di bordo e ridurre così lo spreco di carta grazie all'utilizzo di un paio di iPad.
Come se non bastasse già da tempo la compagnia ha anche deciso di riciclare le divise degli ingegneri che vi lavorano.
Come prevedibile la notizia ha subito sollevato un grosso polverone. Alcuni hanno puntato il dito contro la Japan Airlines. Il motivo? Perché ritenevano che, con l'opzione "no meal" non volevano contrastare gli sprechi e rispettare l'ambiente, bensì iniziare a tagliare le spese per recuperare gli introiti persi a causa della pandemia mondiale.
A causa del Covid-19 i vari Stati di tutto il mondo hanno bloccato gli spostamenti e posto importanti divieti per salvaguardare la popolazione. Seguendo i telegiornali si possono vedere immagini di aeroporti completamente vuoti. Si parla di perdite ingenti per le compagnie aeree di tutto il mondo. Secondo gli esperti di economia, infatti, sono stati bruciati circa 118 milioni di dollari. I ricavi delle compagnie sono dunque crollati del 61%.
Alla luce di questi dati i detrattori della Japan Airlines hanno pensato che la compagnia volesse tagliare dei costi consistenti iniziando proprio dai "benefit" riservati a chi viaggia. Così non è. Il vettore ha ribadito con forza di essersi voluto impegnare attivamente nella lotta per l'ambiente cercando di limitare gli sprechi di cibo.
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