Mangiare prodotti di stagione consente di ottenere un notevole risparmio economico sulla spesa, oltre che avere un occhio di riguardo per l'ambiente
Fare la spesa in fondo è un’arte. Una di quelle in cui eccellevano le nostre nonne e mamme e che forse la frenesia quotidiana ci fa dimenticare. Acquistando prodotti di stagione, la nostra alimentazione è più sana ma anche più economica. La grande distribuzione ci tenta mettendo a nostra disposizione qualsiasi alimento desideriamo senza stagionalità. Per questo dobbiamo imparare a conoscere quali sono i prodotti che caratterizzano un dato periodo dell'anno, per riuscire a mangiare in maniera più salutare ma anche risparmiando.
Frutta e verdura di stagione sono più facilmente reperibili a breve distanza da noi. Non provengono dall'estero con conseguenti maggiori costi di trasporto, contengono meno pesticidi e conservanti perché non devono compiere lunghi viaggi per arrivare sulle nostre tavole.
Forse non ci siamo mai soffermati a calcolare l'effettivo risparmio nell'acquistare i prodotti di stagione. Probabilmente non solo perché siamo sempre di corsa e fare la spesa è una necessità da esaurire nel più breve tempo possibile. Molti di noi, abituati ad acquistare nella grande distribuzione, forse avrebbero difficoltà davanti a tanta frutta e verdura disponibile, a indicare quale sia di stagione e quale no. Chi acquista nella bottega sotto casa invece ha meno problemi.
La piccola distribuzione tende a preferire i prodotti di stagione, spesso a km zero e noi dovremmo fare altrettanto. Durante il lockdown, quando il timore delle lunghe file ci portava all'acquisto nei market del vicinato, questo valore è stato sicuramente riscoperto, a vantaggio del nostro benessere, dell'ecologia e dell'economia domestica.
La frutta e la verdura di stagione sono quelli che naturalmente troviamo a disposizione nei nostri campi e frutteti in specifici mesi dell’anno.
Il costo produttivo quindi è inferiore perché crescono naturalmente la necessità di processi forzati come la coltura in serra. Acquistare questi prodotti ci consente di risparmiare fino al 30% sulla nostra spesa, perché per naturale legge di mercato, quando un prodotto abbonda, il prezzo scende.
Dobbiamo invece sapere che per soddisfare lo sfizio delle ciliege a Natale o del frutto esotico sulla nostra tavola nel prezzo pagato per acquistarlo incidono tantissimo i costi dei trasporti, che a seconda del paese di provenienza, possono arrivare al 20% del prezzo del prodotto.
I prodotti di stagione inoltre hanno il vantaggio di poter essere conservati più a lungo. Intanto perché essendo frutta o verdura propria di quel periodo dell'anno, sono capaci di resistere meglio alle condizioni climatiche (freddo o caldo) tipiche di quel periodo senza necessità di conservazioni particolari. Secondo perché non essendo coltivati in serra, sono naturalmente più resistenti. In terzo luogo arrivano sulle nostre tavole poco dopo la raccolta e non dopo lunghi periodi come avviene per i prodotti non stagionali.
Ai prodotti stagionali può essere applicata una strategia di marketing simile a quella della grande distribuzione anche da parte dei piccoli rivenditori, e per questo ci consentono di risparmiare.
Infatti, l'abbondanza del prodotto consente all'agricoltore di venderlo a un prezzo ridotto senza andare in perdita e di conseguenza frutta e verdura di stagione possono essere vendute senza eccessivi rincari.
Questo fa bene all'economia non solo in termini di liquidità che resta nelle nostre casse. Ci aiuta, infatti, a costruire una rete di rapporti umani con i coltivatori locali, invogliandoci ad accrescere un senso di comunità che porta a investire nell'economia locale invece. La globalizzazione aggredisce per sua naturale inclinazione il tessuto commerciale delle piccole realtà. Sta a noi far si che il piccolo universo produttivo dei coltivatori locali sopravviva e conviva con la rete della grande distribuzione.
Ricordiamoci che anche altri alimenti hanno "le stagioni". Per esempio i pesci hanno la loro stagionalità e alcuni sono locali mentre altri di importazione. Per pesce di stagione e locale si intende che si può trovare nelle coste italiane e che non si pesca in fase riproduttiva. Anche in questo caso il risparmio è notevole, oltre al fatto che si tratta di un prodotti più sicuro per noi e per l'ambiente.
Anche dare spazio a specie meno conosciute (come sgombro, aguglia, sugarello, palamita, zerro, lampuga) sulle nostre tavole è un altro metodo per risparmiare, oltre che per garantire varietà nella nostra alimentazione ed evitare che alcune specie siano particolarmente stressate dalla pesca intensiva.
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