I prezzi continuano a salire e, un italiano su due, si è visto costretto a ridurre i consumi, a discapito di prodotti alimentari come frutta e verdura.
L'inflazione continua la sua corsa al rialzo, tanto che un italiano su due si è visto costretto a ridurre i consumi, a discapito di prodotti alimentari come frutta e verdura.
La fotografia sui dati dell'inflazione pervenutaci dall'Istat non fa sperare in nulla di buono e ogni giorno milioni di italiani devono fare i conti con i continui rialzi dei prezzi del carrello della spesa.
Dall'inizio dell'anno si sono registrati continui aumenti che toccano in generale non solo prodotti alimentari, ma qualsiasi tipo di beni e servizi. Basti pensare che il solo carrello della spesa, che conta prodotti alimentari e per la cura della persona e della casa, ha registrato un aumento medio del 9,6%. da inizio anno.
Analizzando un'indagine di mercato condotta da Gfk Italia, la Coldiretti ha stimato che circa la metà degli italiani ha acquistato molto meno frutta e verdura rispetto alle passate stagioni, tanto che le vendite di questi prodotti sono calati dell'11%.
Tra gli ortaggi che per effetto dell'inflazione si sono visti ridurre le vendite, si contano zucchine, pomodori, patate e carote. Va un po' meglio per la famiglia delle insalate il cui consumo si è ridotto del 4% circa.
Crolla anche il consumo della frutta, con una riduzione intorno all'8-9%.
La causa principale dell'aumento dei prezzi di frutta e verdura è la siccità, fenomeno che ha colpito tutto il territorio nazionale, ma anche il resto d'Europa.
La mancanza d'acqua ha contribuito in gran parte a ridurre il quantità di verdure e frutta che normalmente si producono in Italia, considerato che in molte zone non è stato possibile irrigare i campi.
Ma l'aumento dei prezzi non è dovuto solo alla carenza d'acqua, perché in gran parte è stata la logica conseguenza ai continui aumenti di molti prodotti, cui hanno dovuto far fronte le aziende agricole, primo fra tutti il costo dell'energia, il caro carburante, seguito dall'aumento di concimi e fertilizzanti che hanno toccato un rialzo del 170%.
Sempre secondo la Coldiretti, molte delle piccole aziende agricole sono state costrette a chiudere, mentre un 30% delle aziende di media dimensione stanno lavorando in perdita.
Ciò significa che se non si prendono subito provvedimenti a livello governativo, la situazione delle aziende italiane che operano nel settore agricolo andrà peggiorando e il tutto si ripercuoterà sulle famiglie italiane.
L'aumento continuo dei prezzi, che abbiamo visto si aggira in media intorno al 9,6%, sta portando molte famiglie verso la così detta soglia di povertà.
Basti pensare che allo stato attuale una famiglia composta da padre, madre e un figlio, spenderebbe in media 2.500 euro in più all'anno, mentre se i figli sono due si sale a 3.400 euro.
Riuscire ad arrivare a fine mese per molti rappresenta una vera corsa ad ostacoli e sono in tanti che ormai hanno rinunciato alla qualità dei prodotti pur di riuscire a far quadrare il bilancio familiare.
Uno dei primi suggerimenti che si possono dare è quello di fare la spesa in diversi supermercati, magari tenendo d'occhio il volantino delle offerte e scegliendo proprio solo i prodotti in offerta.
Talvolta nei negozi si trovano anche gli angoli delle offerte, dove si possono trovare dei prodotti buoni, ma vicino alla scadenza scontati anche del 30-40%.
Inoltre, se decidete di acquistare frutta e verdura al mercato, andateci mezz'ora prima della chiusura e troverete tanta buona frutta a prezzi molto abbordabili.
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