Coronavirus: i cibi più pericolosi e tutte le fake news a riguardo

Le notizie sull'epidemia dovuta al Coronavirus stanno creando una grande apprensione in tutto il mondo, soprattutto a causa della velocità di propagazione.

Le notizie sull'epidemia dovuta al Coronavirus stanno creando una grande apprensione in tutto il mondo, soprattutto a causa della velocità di propagazione della malattia e ai decessi che preoccupano molto i medici.

Non è ancora chiara l'effettiva origine dell'epidemia di polmonite correlata a questo virus, ma secondo gli esperti dovrebbe trattarsi di un problema legato alla vendita di serpenti vivi al mercato della città di Wuhan. L’OMS non ha ancora escluso però che si tratti di un virus sviluppato si direttamente nell'uomo per una mutazione casuale.

Un contagio legato al bestiame

Secondo gli esperti, gli animali vivi sono la principale fonte del contagio, anche perché a causa della crescita della popolazione umana le esportazioni nel 2017 erano già cresciute di oltre il 30% rispetto al decennio precedente.
Al momento il trasporto del bestiame vivo è economicamente più conveniente rispetto a quello della carne refrigerata. Non è purtroppo la prima volta che si manifestano epidemie correlate al trasporto degli animali, come era successo con l'aviaria e la febbre suina.

Il dott. Jeroen Dewulf, dell’Università di Gand in Belgio, afferma che l'epidemia di peste suina africana è stato facilitata da trasporto di animali vivi, mal controllati e in alcuni casi introdotti in maniera illegale nel paese.

Non tutti i paesi hanno protocolli di sicurezza affidabili allo stesso modo. Ad esempio in Italia i controlli in dogana sono estremamente stringenti e la situazione sembra meno a rischio. In altre zone potrebbe essere più facile l'accesso di bestiame infetto, in grado di causare potenziali esco epidemie davvero ad alto rischio.

Sono i paesi al reddito basso e medio quelli dove il mercato della carne sta crescendo più rapidamente, senza che siano garantite le norme igieniche. Dalle indagini risulterebbe che la città di Wuhan nella Cina centrale sarebbe l'epicentro di questa epidemia. Sotto accusa è il mercato coperto che attualmente è chiuso e sottoposto a bonifica.

La zoonosi

Anche per questo Coronavirus, piuttosto simile a quello che causa l'influenza stagionale, ma come ogni patogeno leggermente diverso da quanto conosciuto, parrebbe che l'epidemia sia stata causata da una zoonosi, cioè una trasmissione fra animali e uomini, relativamente rara e proprio per questo molto pericolosa.

Il virus può essere trasmesso per via aerea, con contatto diretto con animali o soggetti malati, ma non si esclude che anche l'assunzione di prodotti di origine animale come la carne, oppure parassiti come le zanzare, possano estendere il raggio d'azione del virus.

Purtroppo come negli ultimi anni, i mezzi di informazione non aiutano particolarmente nella comprensione del fenomeno Coronavirus. Da un lato perché anche gli esperti non sono ancora concordi sull’entità del problema. Dall'altro perché in molti si approfittano per diffondere notizie false a loro uso e consumo.

Si va dalla pandemia alla bufala secondo cui il virus sarebbe un esperimento militare cinese andato male. Secondo alcuni si tratterebbe di una vera e propria arma batteriologica. Non manca infine chi addita i media e le case farmaceutiche, pronte, a detta loro, a proporre vaccini a prezzi altissimi.

Il primo a non essere chiaro è il governo cinese, che all'inizio ha tenuto nascosto il fenomeno, favorendo indirettamente in questo modo la diffusione della malattia ed in seguito rispondendo in maniera anche fin troppo ferma. Tutte le attività nella città di Wuhan sono state bloccate creando a tempo di record un lazzaretto dove tenere sotto osservazione i malati in città.

Quanto c’è da preoccuparsi

A quanto affermano i medici e gli esperti, il virus non sarebbe un rischio eccessivo se tenuto sotto osservazione, ma resta il fatto che ci sono già stati parecchi morti e che il contagio sembra allargarsi a macchia d'olio.

C'è però da aggiungere che gran parte dei decessi sono sovrapposti con le casistiche per la comune polmonite ed in molti casi ad essere stati colpiti più duramente sono i soggetti già indeboliti dall'età o da altre malattie.

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