Direttamente dalla Russia arriva la marmellata di pigne

Molto famosa in Russia, la ricetta della marmellata di pigne sta prendendo piedi anche in Italia; decisamente aromatica è anche facile da realizzare in casa

Il sapore e il profumo ricordano le foreste e i boschi siberiani. La marmellata di pigne è sicuramente tra le ricette più strane provenienti dalla Russia, ma mai soffermarsi alle apparenze. Prima di giudicare, bisogna assaggiare!

Marmellata di pigne: tutti i segreti

L'area del Caucaso e le foreste siberiane sono ricche di vegetazione e soprattutto di pinete. Bene prezioso, il pino è ottimo come legna per ardere, è ideale per la produzione di oli essenziali e unguenti, mentre le pigne oltre ad essere decorative, sono la base di diverse golose ricette.

Dal sapore molto simile a quello del miele, le pigne siberiane evocano i profumi del bosco. Per preparare un'ottima confettura, è importante selezionare gli esemplari migliori, scegliendo quelli più giovani, ancora verdi e morbidi, dai coni chiusi, senza difetti, provenienti da un albero sano senza segni di parassiti o marciume nel tronco. Il periodo migliore per la raccolta è tra metà maggio ed inizio di giugno.

Le pigne si conservano per non più di un anno e mezzo. Vanno lasciate in ammollo per una notte, per fare in modo che si ammorbidiscano ulteriormente.

Come preparare la marmellata di pigne in casa

Non avrà lo stesso sapore della marmellata russa, non evocherà le foreste e le pinete siberiane, ma la confettura di pigne casalinga saprà stupire tutti per la sua dolcezza.

Dopo aver sciacquato le pigne abbondantemente, versarle in una pentola capiente con dell'acqua. Portare a bollore e abbassare la fiamma. Lasciare cuocere a fuoco lento per almeno 5 ore. Fare riposare in un luogo fresco fino all'indomani mattina e procedere quindi con la filtrazione e la rimozione delle pigne.

Aggiungere al liquido gelatinoso di colore ambrato 1 Kg di zucchero o altro dolcificante e rimettere sul fuoco, mescolando sporadicamente fino al primo bollore.

Eliminare la schiuma superficiale per garantire l'assoluta trasparenza della marmellata di pigne e cuocere ancora per altri 5 minuti. Invasare la confettura ancora calda, lasciando 1 cm di spazio dalla chiusura. Avvitare il tappo senza stringere eccessivamente: il calore provvederà a creare il sottovuoto, in modo da consentire una più lunga conservazione.

I benefici della marmellata di pigne

Quest'insolita marmellata, oltre che essere buona e profumata, offre interessanti benefici:

- allevia i sintomi da raffreddamento come tosse, bronchite ed altri disturbi respiratori annessi. È un ottimo espettorante ed ha effetto diaforetico.

- Contribuisce a rafforzare il sistema immunitario

- Migliora il benessere del pancreas, di stomaco e intestino

- Agisce sull'umore, aumentando le capacità di addormentamento

- Previene l'anemia

- Migliora l'attività del sistema cardiocircolatorio, proteggendo cuore e arterie da ictus oppure infarto

- Stimola il cervello e la creatività

- Ha effetto diuretico e tonico

- Potente antiossidante, combatte l'azione dei radicali liberi, prevenendo e rallentando l'invecchiamento cellulare

- È fonte di vitamine (in particolare del gruppo B), per cui è indicata in caso di carenza

- Dalle elevate proprietà disinfettanti, agisce sulle gengive sanguinanti, accelerando la guarigione dalle afte della bocca

Senza esagerare...

Utilizzata in alcune zone del nord Italia come cura per il raffreddore, la marmellata di pigne è ideale a colazione accompagnata a del pane tostato o a delle fette biscottate per affrontare adeguatamente le fredde giornate invernali. Tuttavia, per quanti benefici possa apportare, bisogna evitare un consumo eccessivo, perché potrebbe causare degli effetti collaterali.

Gli esperti nutrizionisti consigliano due cucchiai al giorno per gli adulti, mentre per i bambini solo due cucchiaini. Un abuso potrebbe portare mal di testa, disturbi al tratto gastrointestinale nonché reazioni allergiche.

La marmellata di pigne va consumata con cautela in caso di epatiti, allergie, diabete, insufficienza renale. È invece assolutamente sconsigliata alle donne in stato interessante o durante l'allattamento al seno, ai bambini al di sotto dei tre anni d'età, alle persone con disturbi cronici al fegato. Se la confettura in passato ha già causato effetti collaterali e allergie è obbligatorio sospendere definitivamente il consumo.

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