Lumache: quali si possono raccogliere e soprattutto, qual è il periodo migliore? Come spurgarle e cucinarle?
Lumache: quando si possono raccogliere? Quali raccogliere?
Avere una panoramica chiara circa la raccolta delle lumache è di sicuro una cosa utile, soprattutto in riferimento ai periodi ideali in cui intraprendere quest’attività e sul perché valga la pena effettuarla.
Prima di tutto, ci si riferisce alle chiocciole selvatiche che sono commestibili.
C'è una prima precisazione da fare: chiamiamo generalmente "lumaca" sia i gasteropodi con guscio, sia quelli senza guscio. Nel dettaglio, però, quelli con guscio sono le chiocciole.
In linea di massima, la stagione ideale per raccogliere le lumache è quella autunnale.
Il motivo di fondo risulta strettamente collegato all’umidità, fondamentale per consentire loro una vita attiva, in quanto nutrirsi e reidratarsi risulta più semplice.
Con la fine del caldo estivo, le piogge autunnali contribuiscono a rendere il terreno umido. Non essendo ancora arrivato il gelo, tipico dell’inverno, le lumache possono muoversi in totale libertà, specialmente nelle ore notturne.
Tenendo conto della diminuzione degli esemplari di lumache selvatiche, le norme comunitarie hanno inteso proteggere le colture e gli orti, regolando quest’attività.
Ragion per cui è possibile catturare di persona fino a 30 esemplari durante il lasso di tempo che va dal mese di ottobre sino a febbraio.
Da marzo a settembre, periodo di riproduzione delle lumache da giardino, non è possibile intraprendere la suddetta attività. Onde evitare di mettere a rischio l’intero ecosistema, le norme comunitarie hanno stabilito che di notte e prima dell’alba, non è possibile raccogliere le lumache.
I luoghi ricchi di vegetazione, come boschi e campagne, rappresentano l’ambiente ideale dove effettuare la raccolta di chiocciole. Il motivo è semplicissimo: dopo le piogge e in seguito al periodo di letargo, le lumache salgono in superficie alla ricerca di cibo.
La specie maggiormente diffusa in Italia è quella delle lumache da giardino, note in francese come petit-gris.
Il loro gusto è delicato e l’abbinamento con i cibi e con i condimenti è perfetto nelle molteplici ricette della cucina italiana e francese. Nel primo caso, il condimento per antonomasia è rappresentato dall’olio extravergine d’oliva.
Nel secondo caso, il condimento più usato è il burro e di, conseguenza, il numero delle calorie tende ad aumentare. C’è poi da sottolineare come le lumache facciano davvero bene alla salute, perché si caratterizzano per carni magre, fattore ottimo soprattutto per ciò che concerne i regimi alimentari ipocalorici. Inoltre, contengono proteine, minerali, Omega 3 e vitamine.
Prima della cottura, è opportuno procedere con la spurgatura delle lumache, al fine di ripulirle da bava e feci.
Per spurgare le lumache, basterà metterle in un contenitore ben aerato o in una cassetta di legno e tenerle a digiuno per circa 5-7 giorni. Per favorire la pulizia intestinale, si possono aggiungere crusca o mollica di pane. Anche il timo ha la funzione di disinfettante intestinale.
Una volta spurgate, bisogna lavarle: vanno lasciate in ammollo per qualche ora in una bacinella areata ma chiusa, riempita a metà con acqua fredda. Le lumache vive usciranno dal guscio, quelle morte vanno eliminate.
A questo punto sono pronte per essere cotte: vanno trasferite in una pentola con acqua fredda e portata a bollore. Le lumache usciranno dal guscio e andranno scolate. Quelle che non sono uscite dal guscio vanno buttate.
Ora le lumache sono pronte per essere cucinate seguendo la ricetta desiderata.
40 anni fa, le lumache erano raccolte e cucinate a casa, confermandosi piatti per cene delle grandi occasioni.
Non mancavano poi nei banchetti delle fiere di paese. Oggi, invece, sembrano essere quasi del tutto dimenticate.
Eppure, nei ristoranti stellati sono ancora un prodotto principe della cucina italiana e francese. Anche il numero di imprese produttrici di lumache si conferma in crescita di anno in anno.
Ciò vuol dire che ne vale davvero la pena assumere le lumache! A tal proposito, ecco i principali motivi.
In primo luogo, il loro gusto delicato, la versatilità in cucina e la molteplicità in termini di ricette: le varianti in tempura ed in umido sono tra le più apprezzate. Contengono poi più vitamina B12 rispetto alle carni rosse con la differenza che sono più povere di grassi saturi.
Va tenuto conto poi anche della questione ambientale: gli allevamenti di lumache non producono emissioni inquinanti, né tanto meno reflui. Per questo motivo, il loro contributo all’effetto serra e l’impatto ambientale sono ridotti ai minimi termini. Siccome si alimentano con scarti vegetali, le lumache hanno un effetto benefico sull’ecosistema.
Infine, tradizione e scenari futuri non possono essere trascurati. Nel primo caso, basti pensare che sin dai tempi dell’Impero Romano, le lumache erano alla base di pranzi sontuosi. Poi ogni regione italiana possiede un piatto tipico con le lumache.
Nel secondo caso, appare evidente come la domanda internazionale di proteine animali low cost e semplici da reperire sia in forte aumento: e quale risposta migliore a questo scenario, se non le chiocciole?
Oltre alle tradizioni culinarie del nostro Paese, occorre considerare anche un altro fattore: le lumache si fanno apprezzare per tutta una serie di vantaggi sulla salute.
La presenza di acidi grassi Omega 3 riduce i fattori di rischio di natura cardiovascolare, aiutando a contrastare le cosiddette malattie invisibili, come l’ipertensione e il colesterolo cattivo. Essendo un’eccellente fonte di vitamina B12, l’assunzione di lumache si dimostra utile per supportare la funzione neurologica e per combattere i segni dell’affaticamento. Secondo una ricerca portata a termine nel 2018, le proprietà antiossidanti delle lumache potrebbero prevenire i tumori del colon.
La bava di lumaca, poi, è molto impiegata in ambito cosmetico. Molti prodotti di bellezza contengono questa secrezione mucosa, ricca di acido glicolico, di vitamine, di collagene e di elastina. Questo mix assicura il benessere della pelle, l’esfoliazione degli strati superficiali della cute, l’idratazione e la lotta alla comparsa delle rughe.
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