Scaramanzia a tavola: ecco la spiegazione di 10 superstizioni alimentari

Alcune forme di superstizione legate al cibo e alla tavola hanno origini lontane, spesso sono legate a fatti storici o religiosi. Vediamo le più comuni

A tavola esistono tantissime superstizioni in grado di influenzare anche gli spiriti più razionali.
Gran parte di queste credenze arrivano dalle generazioni passate e sono tramandate dalle persone più anziane.
Eccone alcune delle più curiose e la loro spiegazione.

Mai sedere in 13 a tavola

Durante una cena a cui sedevano 12 divinità di Asgard, sopraggiunse Loki, il dio degli inganni e della discordia. Egli apparve offeso e sceglie di diventare il tredicesimo ospite a tavola, trascurando il disappunto degli altri commensali.
Ne segue un conflitto durante il quale Balder viene ucciso da Loki. La leggenda divenne così popolare da arrivare sino al Cristianesimo, il quale ha scelto poi di fare propria la tradizione.
 partecipanti dell’Ultima Cena erano 13, motivo per il quale si crede che il tredicesimo commensale sarebbe destinato a morire entro l’anno. Per risolvere questa superstizione basta invitare un altro commensale ed arrivare a 14 oppure apparecchiare comunque per 14.

Non passare il sale di mano in mano

La spiegazione arriva dalla Bibbia perché sembra che, durante l'ultima cena, Giuda avesse rovesciato il sale passandolo in mano ad un altro commensale. Successivamente l'apostolo tradì Gesù portandolo alla crocifissione. Di conseguenza, è maturata l'idea che passare il sale di mano in mano possa aumentare i rischi di farlo cadere e causare sventura. Se viene chiesto il sale, il barattolo deve essere posato sul tavolo accanto a chi lo desidera.

Il pane capovolto

Mettere la pagnotta capovolta porta sfortuna oltre ad essere una mancanza di rispetto verso i commensali. Le motivazioni sono due, una religiosa ed una storica.
Per la religione cristiana il pane simboleggia il corpo di Cristo e quindi capovolgerlo è blasfemo.
Per quanto riguarda la motivazione storica occorre risalire ai tempi della rivoluzione Francese, quando ai boia che lavoravano alle ghigliottine veniva servito il peggior pane prodotto. Secondo il popolo, avere i boia come clienti trasformava le persone in "clienti" dei boia. Venne emanato un decreto che imponeva di trattare la clientela senza distinzioni. I fornai decisero di esprimere il disprezzo servendo ai boia il pane capovolto.
Per ovviare al problema, i boia iniziarono a lavorare con un cappuccio per non essere riconosciuti.

Non incrociare le posate

Incrociare le posate rievoca la crocifissione. La tradizione deriva dai banchetti della corte francese, tanto che la sventura è collegata soprattutto a contesti eleganti dove le posate accanto al piatto sono molte. Secondo la tradizione, incrociare le posate può portare a litigare con i commensali.

Togliere sempre la tovaglia bianca dopo cena

Lasciare una tovaglia bianca sul tavolo durante la notte porta male, simboleggiando persino un presagio di morte. La superstizione nasce dall'idea che il telo bianco possa diventare il rifugio perfetto dei fantasmi, oltre a rappresentare un ricordo del lenzuolo funebre.

Versare acqua e vino con il dorso verso il bicchiere

Più che qualcosa di superstizioso, questa abitudine rappresenta maleducazione. In antichità, a Roma, erano frequenti morti successive ad avvelenamenti durante i banchetti. La pratica avveniva grazie ad un anello concavo dove c'era il veleno da versare direttamente nel bicchiere del povero sventurato. Per farlo basta prendere una bottiglia, girare il dorso della mano e lasciar cadere il siero nel calice con la bottiglia che copre l'anello.

Brindare guardandosi negli occhi

Per evitare l'avvelenamento durante i banchetti, nel Medioevo questo gesto venne introdotto come simbolo di onestà. Brindare rumorosamente potrebbe far saltare eventuali gocce avvelenate e quindi se qualcuno si tirasse indietro partirebbero i sospetti.

Primizie e desideri

Ogni volta che si mangia una primizia (primo frutto o ortaggio della stagione) deve essere espresso un desiderio. Secondo la tradizione esso si avvererà durante l'anno.

Il peperoncino porta bene

Fin dall'antichità il peperoncino è considerato un amuleto contro il malocchio. La forma che ricorda quella delle corna degli animali, è da sempre simbolo di forza, virilità e potere. Secondo la tradizione napoletana per tenere lontane malelingue guai devono però essere ricevuti in dono.

Attenzione agli spigoli

Sedersi con un piede del tavolo tra le gambe porta particolarmente sfortuna, sempre per quanto riguarda l'ambito amoroso e matrimoniale. La gamba del tavolo è un elemento di disturbo che potrebbe condizionare la vita sentimentale in modo negativo.

Condividi su Facebook Non perderti nemmeno un articolo Seguici su Facebook

Hai domande o vuoi lasciare un commento?

Commenti degli utenti

Gae
martedì 14 marzo 2023

Porta male se mangio con il cappuccio a cena

Rispondi