Modi di dire legati al cibo: i più diffusi e le loro origini

Alcuni modi di dire legati alla sfera del cibo e della cucina hanno origini antiche nella cultura popolare italiana e nelle abitudini alimentari più diffuse

Nella cultura italiana e anche nei modi di dire più comuni il cibo ricopre un ruolo fondamentale. Ma quali sono i significati dei proverbi sul cibo ancora oggi più in uso? Scopriamoli qui e ripercorriamo tradizioni lontane, abitudini di vita contadina ma anche leccornie e abbinamenti ghiotti e sani da introdurre nella nostra dieta moderna.

Acqua in bocca

Significa mantenere un segreto, non parlare di qualcosa che si è appena confidato e pare derivi dalla storia di una donna molto pettegola e malvagia, ma religiosa. La stessa quando si confessava chiedeva al prete di poterle dare un rimedio contro la sua inclinazione a spettegolare e a confidare segreti e lui le porse un giorno una boccetta di acqua dicendole di portarla sempre con sé. Quando avrebbe sentito il desiderio di sparlare avrebbe dovuto bere un goccio di quell'acqua, proveniente dal pozzo, e tenerla finché la tentazione non fosse svanita. La tradizione vuole che la donna guarì da quel brutto difetto, tanto che la stessa considerò quell'acqiua miracolosa e da qui il detto.

Cadere a fagiolo

Che significa capitare al momento giusto ha origini Medioevali, quando cioè i fagioli erano alimenti poveri e di largo consumo. Erano di uso quotidiano e soprattutto perché li si poteva facilmente essiccare e conservare tutto l'anno, si utilizzavano poi per infinite preparazioni. Insomma i fagioli erano sempre presenti in tavola e anche gli ospiti inattesi o i viandanti li avrebbero trovati pronti in tavola.

Se non è zuppa è pan bagnato

Cioè significa utilizzare due modi differenti per dire in realtà la stessa cosa. Originariamente infatti la zuppa, termine che deriva dal germanico suppa, era realizzata con pane raffermo inzuppato, cioè la stessa cosa del pan bagnato e da qui il modo di dire.

La minestra riscaldata

Per minestra riscaldata si intende qualcosa che, se ripetuto nel tempo, diventa noioso, non buono o proficuo; lo si usa spesso in ambito sentimentale, quando due ex tornano insieme soprattutto. Il modo di dire arriva dal mondo contadino e si riferisce al piatto che ogni giorno si trovava in tavola, un piatto povero e purtroppo sempre uguale.

Avere poco sale in zucca

Vuol dire non essere troppo intelligenti o svegli e il modo di dire prende vita da un tipo di zucca in particolare, quella a forma di fiaschetta. essere poco intelligenti. Questa si utilizzava infatti come contenitore per vivande varie e per il sale, una volta matura la si faceva essiccare e la si svuotata per lo scopo. Da qui la comparazione tra zucca e testa che senza sale non vale granché.

Rendere pan per focaccia

Vuol dire restituire un'offesa ricevuta, un po' come chi la fa l'aspetti. Anche questo detto parla di cibo e in particolare del pane che anticamente era considerato nobile mentre la focaccia era frutto dell'impasto venuto male, mal lievitato e senza lievito, più asciutto e duretto. La focaccia era a lunga conservazione ed era il pane dei pellegrini che rimediavano durante i loro viaggi presso un oste o l'altro; era una sorta di ricompensa per la loro compagnia a tavola.

Infinocchiare

Verbo ancora oggi diffusissimo in tutta Italia e che significa ingannare e che ha origine chiaramente dal finocchio. Questo, specialmente se consumato crudo è in grado di alterare il sapore di altri cibi consumati insieme e da qui infinocchiare, imbrogliare. Una volta le pietanze vecchie e poco saporite venivano infatti insaporite con spezie, semi di finocchio o altro per alterarne il gusto.

Una ciliegina sulla torta

Una ciliegina, o la ciliegina sulla torta, sta a significare quel quid in più, quell'elelento che completa solitamente in positivo una situazione, un abito, un oggetto. Già da tempi antichi si utilizzavano ciliegie candite come guarnizione finale di dolci lievitati e leccornia particolarmente amata già all'epoca. Era l'elemento più dolce, appunto perché candita o conservata sotto spirito e da qui il detto.

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