Da oggi anche i milanesi potranno gustare uno spritz preparato a regola d'arte: apre l'Orange Spritz Bar che offre un unico cocktail ma in 16 versioni diverse!
La "Milano da bere" si arricchisce di un nuovo locale che punta tutto su un unico cocktail ma lo propone in ben 16 diverse varianti: nel quartiere di Porta Venezia, apre la prima spritzeria.
A Milano si trova di tutto ma assaporare uno spritz ben fatto non è sempre un'impresa facile.
Tra i drink più richiesti e preparati, spesso però non ha nulla da spartire con quello originale veneto.
Da pochi giorni, però, anche i milanesi potranno gustare uno spritz fatto a regola d'arte e avranno la possibilità di scegliere tra ben 16 varianti dello stesso.
La prima spritzeria milanese ha aperto i battenti da pochi giorni in Via Tadino 4, nel quartiere "rainbow" di Porta Venezia, una delle zone più cool della movida milanese. I titolari del locale, che si chiama "Orange Spritz Bar", sono Marina De Bertoldi (nipote dello stilista Elio Fiorucci) e Filippo Bosio, veneto doc (e con sangue austriaco nelle vene) che viene da una famiglia di appassionati dei distillati.
Scopriamo meglio com'è il locale e cosa offre.
Il nuovissimo locale Milanese, prima spritzeria della città, è stato inaugurato lo scorso 14 febbraio a Porta Venezia: ha dimensioni ridotte ma l'arredamento è curato nei minimi dettagli.
Si può consumare il proprio spritz seduti al tavolo o in piedi, i toni delle luci e dell'indoor sono un elegante contrasto tra nero minimal e colori caldi e le lampade che abbelliscono il soffitto - decorato con bicchieri da spritz attaccati capovolti - irradiano una luce arancione acceso, tonalità tipica della bevanda di punta del locale.
L'Orange Sprizt Bar ha anche una piccola cucina dove vengono preparate piadine, maxi toast e pizze cotte in forno con pietra refrattaria.
E i prezzi? Alla portata di tutti: si va da 3,5 € per il bicchiere piccolo (250 ml) fino ai 5 € per quello più grande (500 ml), assolutamente in linea con quelli richiesti per uno spritz fatto bene nei locali veneti e, finalmente, ben lontani da quelle cifre incongrue richieste per consumare un drink pre-confezionato da banchi del supermarket.
Il titolare della prima spritzeria di Milano, Filippo Bosio, sa quello che fa: oltre a essere un imprenditore navigato, ha origini veneto-austriache, proprio come lo spritz.
La bevanda nasce ai tempi del Regno Lombardo-Veneto: non abituati alla gradazione elevata dei vini bianchi locali, i soldati delle truppe austriache allungavano gli stessi con una spruzzata di seltz o con dell'acqua frizzante. Da qui nasce la primissima versione dello sprizt "bianco", fatto solo con vino bianco allungato con acqua frizzate: l'ulteriore evoluzione della bevanda risale ai primi anni '20 del secolo scorso quando, tra Padova e Venezia, si pensò di arricchire lo spritz bianco con due varietà di liquori locali, vale a dire l'Aperol (di origini padovane) e il Select (prodotto nel veneziano).
Ma in questo locale è possibile assaggiare ben 16 varianti di spritz: scopriamone alcuna assieme.
Si potranno gustare 16 varianti di sprit: da quello classico, con prosecco e aggiunta di Aperol o Campari, a quello meneghino, con Cynar, fino al bresciano "Pirlo" e al valtellinese "Bormio", con amaro Braulio. Ma nella carta del locale si trovano anche lo spritz "Calabro", dove al prosecco e al seltz viene aggiunto l'Amaro del Capo e il "Costa Smeralda", con mirto rosso di Sardegna.
E poi c'è tutta una tavolozza di coloratissime varianti del drink di origini venete: il rosa del "Pinky", realizzato con soda al pompelmo rosa e Passoa (liquore ricavato dal maracuja, il frutto della passione), il blu intenso dello spritz "Laguna Blu", con il Curaçao e il verde smeraldo del "Green", dove al prosecco e al seltz viene aggiunto anche il P31, un superalcolico fatto con 20 erbe officinali aromatiche e assenzio.
La ricerca di mix sempre nuovi è solo all'inizio e allora, buon Happy Hour e buono spritz!
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