Arrivano i ristoranti e i locali in cui paghi quanto vuoi. Ecco come funziona questa nuova filosofia che sta già attirando migliaia di frequentatori.
"Paghi quanto vuoi" è la formula che molti locali e ristoranti stanno adottando da diversi anni in svariati paesi nel mondo come Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Australia e USA, ponendo l’accento sulla convivialità piuttosto che sul guadagno.
Ecco di cosa si tratta e come funziona questa nuova filosofia che sta già attirando migliaia e migliaia di frequentatori.
Tradotta dalla lingua inglese l’espressione "pay as you feel" sta a significare "paghi quanto vuoi". Anche detta "pay as you wish" o "pay what you want", indica un sistema in cui il cliente stabilisce una quota libera in cambio di un bene, che in questo specifico caso viene rappresentato dal cibo. Pertanto risulta la condizione ideale per tutti quei consumatori che intendono spendere una cifra ragionevole, per di più a seconda delle proprie tasche.
Il prezzo da decidere a proprio piacimento generalmente presenta dei margini e può essere suggerito dal ristoratore indicando una soglia minima e una maggiormente idonea. In alcuni casi è persino possibile non pagare affatto, ricambiando semplicemente con del volontariato, ad esempio aiutando a ritirare gli alimenti scartati dai grandi supermercati.
È sorprendente quanto tali locali si stiano diffondendo entrando nel cuore di coloro che ne usufruiscono, dal momento che rappresentano dei luoghi ideali per chi desidera un ambiente accogliente e cordiale proprio come accade nella propria dimora. Anche le pietanze proposte riescono a riscuotere un discreto successo. Basti pensare al noto "pay as you feel" situato a Melbourne e denominato "Lentils as anything", che rappresenta di gran lunga il centro di ristoro più noto e ambito della città.
Riassumendo il "paghi quanto vuoi" porta con sé numerosi vantaggi sia al cliente, sia al proprietario dell’attività. È infatti possibile:
- realizzare un mercato molto flessibile, vario e pertanto competitivo, dando spazio a tutti;
- vendere un bene ad un prezzo credibile oltre che accessibile a chiunque;
- creare un buon legame tra cliente e venditore in quanto si avverte la presenza di un sistema di partecipazione, contrariamente a quanto accade con quello fisso imposto dal tradizionale ristoratore.
Il movimento del "paghi quanto vuoi" è nato qualche anno fa in Gran Bretagna e più precisamente a Leeds, per merito dello chef Adam Smith.
Egli, una volta entrato a conoscenza dei considerevoli sprechi avvenuti in Australia durante il periodo in cui lavorava in una fattoria di quel luogo, aveva deciso di contrastarli evitando che il cibo in eccesso, danneggiato, vicino alla scadenza oppure non esteticamente bello ma comunque buono, venisse gettato nella discarica. In altre parole prendendo come esempio la frutta e gli ortaggi, seppur non ancora freschissimi, quando commestibili possono essere ancora consumati.
Si tratta quindi di un vero e proprio movimento anti-spreco che ad oggi vede coinvolte oltre 120 caffetterie in Gran Bretagna, Corea del Sud e Germania. Come unica regola i locali devono semplicemente assicurarsi che il 90% degli alimenti impiegati provengano dalle eccedenze.
Secondo le statistiche, grazie a questo provvedimento si riescono a salvare circa sei tonnellate di cibo ogni settimana; un dato significativo che spinge a fare sempre di più.
Nei prossimi anni non è da escludere la possibilità che tali servizi possano arrivare persino in Italia, dal momento che anche in Europa stanno via via diffondendosi sempre di più, e questo si rivela certamente un ottimo affare per tutti quelli che non possono o non vogliono spendere cifre troppo consistenti a fronte di svariati motivi personali.
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