Cos'è il famoso "coperto" che si paga al ristorante? Che spese copre? È legale farlo pagare? Scopriamolo insieme.
Alcuni esercizi di ristorazione applicano il "coperto", un costo aggiuntivo finalizzato a compensare le spese relative al servizio offerto.
A differenza della mancia, che è una forma di gratificazione facoltativa da parte del cliente, il coperto rappresenta un addebito obbligatorio che deve essere chiaramente indicato nel menù o evidenziato nello scontrino come parte del servizio.
La pratica di addebitare il coperto è legittima solo se la sua presenza e il relativo importo sono esplicitamente menzionati nel menù, a prescindere dalla loro posizione.
La legittimità di tale addebito è subordinata alla sua trasparenza: se il costo del coperto è dichiarato apertamente nel menù, il ristoratore è autorizzato a richiederlo. Se non è menzionato, non può essere imposto al cliente.
Va aggiunto che non esistono normative specifiche che disciplinino l'applicazione del coperto nei ristoranti.
Non tutti i ristoranti addebitano il coperto, poiché talvolta si crede che possa disincentivare i clienti a lasciare una mancia. Tuttavia, coperto e mancia rappresentano due concetti distinti.
Il coperto, incluso nello scontrino, è soggetto a tasse, a differenza della mancia che non figura nello scontrino ed è considerata un reddito non dichiarato per il ristorante.
La voce "coperto" su un menù indica che il cliente sostiene il costo di servizi generali come il pane e il servizio di tavola, inclusi nel prezzo che varia generalmente da 1 a 3 euro nei ristoranti medio-prezzo.
Il coperto, tuttavia, non è una tariffa aggiuntiva ma comprende i servizi essenziali forniti dal ristorante, come il pane e la manutenzione della biancheria.
Esso copre anche il servizio offerto dai camerieri e la pulizia degli ambienti.
Questa pratica affonda le sue radici nel Medioevo, quando i viaggiatori pagavano per il privilegio di sedersi al caldo nelle locande; il coperto non era dovuto se veniva consumato del cibo, poiché in quel caso era incluso nel prezzo del pasto.
L'applicazione del coperto nei ristoranti è una pratica legale e non esistono disposizioni che ne proibiscano l'inserimento nei menù o che ne consentano l'omissione del pagamento.
Il settore della ristorazione regola autonomamente questo aspetto, al pari della mancia.
Per orientarsi di fronte a uno scontrino che include un costo aggiuntivo attribuibile al coperto, è fondamentale verificare se tale costo era dichiarato nel menù o se rappresenta un costo inatteso.
Nel 1995, a Roma, fu proibito di addebitare il coperto, ma si dovette specificare nel menù il costo del pane e del servizio, che comunemente rientrano nel concetto di coperto.
Inoltre, una normativa regionale del 2006 ha confermato la legalità del coperto, a condizione che questo sia indicato sul menù.
A livello nazionale, la regolamentazione vigente stabilisce che il coperto è lecito se la sua tariffa è chiaramente esposta nel menù o all'interno del ristorante.
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