Una ricerca ha evidenziato come assumere cibi più difficili da masticare permetta di raggiungere un senso di sazietà prima e con un minor apporto di calorie.
Forse non tutti sanno che i cibi più duri e difficili da masticare, come la verdura cruda o paradossalmente una bistecca troppo cotta, aumentano il senso di sazietà dell'organismo e quindi ci inducono ad assumere meno calorie per pasto.
Una recente ricerca pubblicata su Plos One, svelerebbe che una poco appetitosa fettina, cottura effetto suola di scarpa, se anche non sarebbe amica del buon mangiare, lo sarebbe della nostra linea, perché le consistenze del cibo contribuiscono notevolmente a incrementare o ridurre drasticamente l'assunzione di calorie durante i pasti quotidiani.
Sempre dallo studio svizzero-olandese già citato, emergerebbe (non sicuramente per la prima volta), come l'obesità possa ritenersi una delle problematiche di salute più diffuse nei paesi sviluppati. L'organizzazione mondiale della sanità è la prima a denunciare il raddoppio dei casi di questa patologia accertati a partire dagli anni '80 ad oggi. Complici bevande zuccherate e prodotti altamente raffinati che oggi sono disponibili su larga scala grazie alla prepotente presenza nella ristorazione delle grandi catene di fast-food.
Lo studio svizzero-olandese mirava a verificare in che modo la consistenza del cibo incidesse sulla sua assunzione. Per fare questo sono stati selezionati 50 soggetti intorno ai vent'anni i cui pasti per due giorni sono stati monitorati in laboratorio. E' stata ad esempio esaminata la differenza nella somministrazione degli stessi ingredienti, hamburger di carne e verdure, cucinati con consistenza diversa. Tenero e accompagnato da verdure bollite durante un pasto oppure decisamente ben cotto e accompagnato da verdure crude nell'altro.
I volontari esaminati non avevano limitazioni per le quantità di assunzione dei cibi messi a disposizione.
La ricerca ha rilevato che in media quando i cibi erano più coriacei, e inducevano una masticazione più efficace a bocconi più piccoli (hamburger ben cotto e verdure crude), erano introdotte circa novanta calorie in meno rispetto a un pasto con le stesse pietanze proposte con una consistenza più tenera e facilmente masticabile (hamburger tenero e verdure bollite). Quest’apporto ridotto di calorie tuttavia non induceva i partecipanti all'esperimento a un’assunzione di cibo maggiore al pasto successivo.
Secondo numerosi studi scientifici, infatti, una masticazione più faticosa comporterebbe l'aumento della produzione di quegli ormoni che regolano l'appetito e il senso di sazietà.
La somministrazione di pietanze dalla consistenza corposa e fibrosa quindi, aumentando la necessità di masticare il boccone prima di ingerirlo, avrebbe portato, soprattutto nelle persone in sovrappeso, l'effetto benefico di ridurre la quantità di cibi ingeriti. Senza contare peraltro che il consumo di cibi come le verdure crude, in particolare ortaggi, garantisce l'introduzione nell'organismo di elementi nutritivi primari, non processati e senza grassi aggiunti ricchi di sostanze nutrienti ottime per una corretta alimentazione.
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