Il torrone è uno dei dolci più consumati durante il periodo natalizio. Quali sono le sue origini? Quante tipologie ne esistono? Scopriamolo insieme.
Il torrone è uno dei dolci più consumati durante il periodo natalizio.
Albumi, zucchero, miele, mandorle: questi sono gli ingredienti semplici e genuini utilizzati da tempo immemore per la sua creazione.
Esistono amanti del torrone tradizionale, solido e croccante, mentre altri preferiscono una versione più morbida, che quasi si scioglie in bocca.
La ricetta del torrone si è evoluta nel tempo, dando vita a molteplici varianti. Alcuni pasticceri ricoprono il torrone con cioccolato fondente al posto delle ostie.
Altri sostituiscono il classico impasto con nocciole. Alcuni aggiungono creme o ingredienti segreti per conferire sapori unici e originali.
Ora, esploriamo insieme le origini del torrone, uno dei dolci più amati e antichi al mondo.
Le discussioni su quale sia l'etimologia del termine "torrone" sono numerose e spesso accese.
Alcuni sostengono che il nome derivi da un verbo latino che significa "tostare", in riferimento alla tostatura delle nocciole e delle mandorle.
Altri vedono nel termine "torrone" una radice araba: questa teoria trova supporto nel trattato "De medicinis et cibis semplicis" dell'XI secolo, scritto da un medico arabo, che menziona il torrone col nome di "turun". Queste diverse ipotesi riflettono la ricchezza culturale e storica legata alla nascita e all'evoluzione di questo dolce.
Molti ritengono che il torrone abbia origini italiane, ma in realtà le sue radici si trovano altrove.
Il primo dolce simile al torrone moderno è stato creato nei paesi del Medio Oriente.
Da lì, nella sua forma più primitiva, il torrone ha raggiunto la Sicilia, diffondendosi successivamente in tutta Italia e diventando un pilastro della cultura gastronomica locale.
Stabilire l'esatta invenzione del torrone è complesso.
Mentre è difficile precisare le sue origini, è ancora più arduo datarne l'inizio. È indubbio, tuttavia, che il torrone sia uno dei dolci più antichi in assoluto.
Per scoprire l'origine del torrone di Cremona, dobbiamo viaggiare indietro nel tempo fino al 1441.
In quell'anno, Bianca Maria, una bambina di soli 5 anni, viene promessa in sposa a Francesco Sforza. L'evento si concretizza 11 anni dopo, con una cerimonia nuziale sfarzosa che dura giorni, ricca di carri allegorici, musica, tornei e un banchetto lussuoso.
Durante questi festeggiamenti, viene presentato un dolce a forma di torre, ispirato al Torrazzo di Cremona, da cui, secondo la tradizione, il torrone prende il suo nome. Tuttavia, la prima testimonianza documentata del torrone a Cremona risale al 1543, quando il comune acquistò una grande quantità di questo dolce per donarlo a importanti autorità dell'epoca.
Il torrone di Cremona è realizzato esclusivamente con mandorle italiane e miele locale, prodotto in apiari non oltre 25 km da Cremona. È noto per il suo sapore aromatico, grazie all'aggiunta di vaniglia o cannella e, in alcuni casi, cedro, da parte dei pasticceri artigiani.
Per onorare la sua specialità di lunga tradizione e sapore squisito, la città di Cremona celebra ogni anno il torrone con una festa che si estende per una settimana nel mese di novembre.
In Sardegna, il torrone trova la sua massima espressione a Tonara, situata nella provincia di Nuoro.
Questo torrone si distingue per la sua straordinaria morbidezza e per l'inclusione, nella sua ricetta, di noci e nocciole insieme alle tradizionali mandorle.
Un aspetto unico del torrone di Tonara è che viene preparato senza zucchero e richiede una cottura prolungata di ben 4 ore.
Il torrone siciliano, particolarmente noto nella zona di Caltanissetta, è conosciuto come "cubbaita".
La sua antica ricetta si distingue per l'inclusione del pistacchio, che rappresenta la principale differenza rispetto ad altri torroni italiani.
Inoltre, sono spesso aggiunti ingredienti tipici dell'isola, come agrumi e noci. Seguendo le tradizioni del Medio Oriente, alcuni pasticceri siciliani includono anche il sesamo nella preparazione della cubbaita.
In Campania, il torrone è particolarmente popolare nelle province di Avellino e Benevento, con quest'ultima famosa per la sua versione distintiva del dolce.
Il torrone di Benevento si presenta in tre varietà principali. Il "torrone perfetto amore" è fatto con miele, albume d'uovo e nocciole, con una copertura esterna che può essere di cioccolato, caffè o limone aspro.
Il "torrone ingranito" combina miele, albume d'uovo e nocciole, arricchito con i tradizionali confetti cannellini e una granella di zucchero esterna.
Il "torrone del Papa", invece, si distingue per ingredienti completamente diversi, come zucchero, pinoli e frutta sciroppata. Queste varianti sono solo alcune delle molte che si sono sviluppate nel tempo, arricchendo la tradizione del torrone in questa regione.
Il torrone è un dolce molto apprezzato anche in Calabria, specialmente nelle zone di Bagnara.
Caratteristico della regione, il torrone di Bagnara si distingue per l'aggiunta di cannella e chiodi di garofano alla sua ricetta. La copertura esterna di questo torrone può variare, offrendo due opzioni: una con granelli di zucchero o un'altra con cacao amaro, che aggiunge un tocco unico a questa delizia regionale.
Molti ritengono che l'origine del torrone possa essere rintracciata in Cina, patria storica della mandorla.
La sua diffusione globale si deve principalmente agli arabi, e non a caso, il torrone è diventato una specialità tradizionale nei paesi che un tempo furono sotto il dominio musulmano.
In Spagna, il torrone è noto come "turròn" e la sua storia risale al XV secolo. In Francia, viene chiamato "touron" o "nougat", mentre a Taiwan è conosciuto come "nugat".
Il torrone è da secoli parte integrante della cultura gastronomica di numerosi paesi, tanto che in alcune aree del mondo sono stati istituiti musei dedicati a questo dolce per narrarne la storia.
Tra questi, il museo di Alicante in Spagna, quello di Montélimar in Francia, a Taiwan, e a Smalcalda in Germania, sono luoghi che celebrano e conservano la ricca storia di questo amato dolce.
Non perderti nemmeno un articolo Seguici su Facebook
Grazie! Il tuo commento è in approvazione
e verrà pubblicato entro un paio di ore.