Il 17 gennaio di celebra la giornata della vera pizza napoletana in concomitanza con la festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli e dei fornai
In occasione della festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli e dei fornai, il prossimo 17 gennaio si celebrerà a Napoli anche la Giornata mondiale della pizza, piatto versatile, economico e simbolo della gastronomia italiana nel mondo.
Domenica 17 gennaio, presso la sede dell'Associazione verace pizza napoletana di Capodimonte (NA), si terrà la prima edizione della Giornata mondiale della pizza. L'evento coincide con la tradizionale accensione del fuoco di Sant'Antonio. Prevede 24 ore di diretta streaming tenute dai rappresentanti dell'Avpn, trasmesse in 13 nazioni di tutto il mondo (Australia, Giappone, Corea, Thailandia, Russia, Egitto, Turchia, Polonia, Italia, Francia, Spagna, Brasile e Usa) e in ben 12 lingue. Durante le 15 masterclass verranno spiegate le tecniche e i trucchi per realizzare la vera pizza napoletana, partendo dall'impasto fino alla stesura e alla cottura in forno.
Alla lunga diretta, seguirà un importante convegno che coinvolgerà i principali player del mondo della pizza. Come per i grandi eventi, non mancherà una raccolta fondi promossa per far realizzare un'opera celebrativa, simbolo tangibile del riconoscimento UNESCO ottenuto nel 2017. L'opera verrà realizzata dal maestro partenopeo Lello Esposito. La festa di Sant'Antonio Abate combinata con la Giornata mondiale della pizza sarà l'occasione perfetta per rivalutare la professione del pizzaiolo, molto spesso minimizzata. L'iniziativa, inoltre, punta a fornire un importante sostegno a tutti quei lavoratori in difficoltà a causa degli effetti dell'attuale crisi economica.
Tonda, a tranci, soffice oppure croccante, la pizza da sempre è espressione di gioia e convivialità. Le tante varianti (alcune davvero azzardate!) fanno riferimento all'originale Margherita napoletana sottile, dai bordi alti e cotta rigorosamente nel forno a legna. Secondo un'antica leggenda, il nome trae ispirazione della regina Margherita di Savoia, in visita nella città partenopea nel lontano 1889. Per l'occasione, vennero riprodotti sul piatto i colori tradizionali della bandiera italiana.
La Margherita, infatti, è costituita da un impasto semplice realizzato con farina, acqua e lievito. Il condimento è a base di mozzarella, pomodoro, un filo d'olio extravergine d'oliva e qualche foglia di basilico fresco. Un piatto economico, veloce e saporito che può essere modificato in qualsiasi modo aggiungendo oppure togliendo ingredienti a quelli già citati. Riconosciuta nel febbraio 2010 dall'Unione Europea come specialità tradizionale, la pizza ammette la versione con mozzarella di bufala campana oppure con provola affumicata, senza togliere spazio a nuove varianti entrate da qualche tempo nei menù come la capricciosa, la San Daniele o le estrose pizze all'ananas e al kiwi.
Secondo le informazioni raccolte dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato, in Italia vengono sfornate ogni giorno circa 8 milioni di pizze, con numeri che raddoppiano nel fine settimana. La Campania lascia registrare dati elevatissimi (con il 16% di attività), tallonata dalla Sicilia, dal Lazio, dalla Puglia e dalla Lombardia.
La pizza ha origini italiane, ma oltreoceano c'è chi vuole rivendicarne il primato. Negli Stati Uniti, e in particolare a Chicago, ogni 9 febbraio si festeggia il National Pizza Day. Il prodotto portato sulle tavole non è più un disco sottile condito, ma una preparazione più alta e soffice, cotta addirittura in padella. Durante la depressione economica della prima guerra mondiale, questo tipo di pizza si proponeva come un pasto sostanzioso, in grado di sfamare intere famiglie. Nonostante, la motivazione assolutamente lecita, la vera pizza è quella italiana e in particolare quella napoletana. Considerato che Sant'Antonio Abate è il protettore dei fornai e dei pizzaioli, fissare la Giornata mondiale della pizza al 17 gennaio acquista davvero un senso. Per visionare in tempo reale l'evento basta accedere alla diretta Facebook dell'Avpn.
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